Le nocciole e la giustizia divina

Un giorno un maestro Sufi si riunì insieme ai suoi discepoli per consumare il consueto pasto quotidiano.

Al maestro era stato gentilmente regalato un sacco pieno di nocciole da alcuni devoti.

Il maestro colse l’occasione e riunì i suoi sette discepoli per condividere il dono ricevuto: fece sedere i suoi discepoli intorno al tavolo ed annunciò che intendeva condividere con gioia le nocciole presenti nel sacco.

Si alzò in piedi e disse:

“Ho il piacere di poter dividere e mangiare con voi le nocciole che oggi abbiamo ricevuto in dono. Ditemi dunque, volete che le distribuisca a voi secondo la giustizia e l’equità umana o secondo giustizia ed equità di Allah?”

I discepoli non ci pensarono su molto e risposero tutti insieme che, ovviamente, desideravano che il maestro le dividesse secondo giustizia ed equità di Allah, perché la giustizia umana era in secondo ordine rispetto ad Allah e non v’è cosa più perfetta della giustizia divina.

“Bene” disse il maestro, e preso il sacco con le nocciole, lo aprì per darne ai discepoli. Iniziò allora a distribuirle.

Frugando con la mano nel sacco, estrasse due nocciole e le diede al primo discepolo,  al secondo non diede nulla, al terzo ne diede dieci , nulla al quarto, una sola al quinto,  svuotò quasi per intero il sacco di nocciole al sesto, ed infine lasciò le ultime quattro al settimo.

I discepoli trassero un grande insegnamento dal gesto del maestro e, dopo un breve momento di stupore e riflessione, ringraziarono Allah per ciò che avevano ricevuto e quel che avevano appreso.

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