Conferenza per i dottori a Marina di Pietrasanta 1998

Conferenza per i dottori, tenutasi a Marina di Pietrasanta (Italia), il 2 ottobre 1998.

Romano Battaglia: Come vedete, fiori dappertutto, sono un messaggio stupendo. Qual è il messaggio della Grande Madre Shri Mataji Nirmala Devi?

Shri Mataji intervistata da Romano Battaglia in una conferenza ai dottori

Shri Mataji: Questi sono tempi di grandi sconvolgimenti, ci sono molti problemi che sorgono ogni giorno che non si erano mai visti prima: problemi politici, problemi economici, problemi personali, problemi di famiglia. Ora sorgono anche delle complicazioni a livello psicologico e tutti stanno cercando di trovare delle soluzioni. Ci sono anche i problemi fisici di cui i dottori si devono occupare. E siccome anche io stavo studiando medicina, conosco bene quali siano le difficoltà.
Nonostante tutto questo cercare, non sono ancora giunti ad una soluzione.
Ma se crediamo in Dio che è il creatore, dobbiamo anche credere che Egli ci abbia dato un modo che ci permetta di risolvere questi problemi.

Allora devo proprio annunciarvi che il tempo per la nostra trasformazione, per la svolta evolutiva, è arrivato.

Come Cristo aveva detto: “Cercatemi e mi troverete”. Così quando insorgono questi problemi, uno cerca le guida del Divino.
Quindi il mio semplice messaggio è che uno deve cercare il proprio sé, deve conoscere se stesso.

Cristo ha detto: “Conosci te stesso”.
E per questo il Divino ha provveduto ad arrangiare qualcosa per noi e, se questo funziona, allora vi meraviglierete che se diventate lo Spirito, allora la vita cambia, l’intera cosa cambia per voi.
Vedete, ci sono così tante lampade qui, ma se esse non fossero connesse con  la rete elettrica non potrebbero dare luce. Ma se voi diventate il Sé, se voi vi connettete con il Divino, non solo darete gioia agli altri, ma anche gioirete voi stessi. Più tardi vi dirò come funziona.

Romano Battaglia: Vogliamo tornare al tempo in cui la Grande Madre  ha incontrato Gandhi e ha soggiornato insieme a Gandhi e ha parlato con il grande maestro indiano.

Shri Mataji: Gandhi era una personalità spirituale, senza dubbio, e mi aveva capito molto bene benché avessi solo sette anni. Ma mi disse che fino a che non fossimo stati liberi, non avremmo dovuto parlare di spiritualità. Quindi la sua principale forza vitale fu dedicata al raggiungimento della liberazione dell’India e poi, improvvisamente, morì.
Ma era una persona molto disciplinata, estremamente disciplinata. Spesso stavo insieme a lui e gli chiedevo: “Perché se così disciplinato?” Lui faceva alzare tutti alle 4 del mattino e li faceva andare per le preghiere del mattino. E in quel posto c’erano anche molti serpenti. Non hanno mai morso nessuno, ma c’erano dei serpenti. Allora disse che per ottenere l’indipendenza politica bisognava essere disciplinati. E per questo motivo aveva irregimentato tutti. E il suo sistema ha funzionato e abbiamo ottenuto l’indipendenza.

Ora voi dovete ottenere la vostra libertà. Libertà da tutte le preoccupazioni che vi disturbano.

E anche da tutti i problemi fisici, mentali, emotivi che affrontate, cosa che è molto semplice, estremamente semplice, e se lo desiderate, lo otterrete.

Romano Battaglia: Come si è accorta la Grande Madre di possedere delle doti spirituali?

Shri Mataji: Dalla prima infanzia. Proprio come ognuno si rende conto di essere un essere umano, mi sono resa conto dalla nascita di avere queste doti in me.

Romano Battaglia: A quel tempo cominciò a guarire qualcuno, qualche persona malata?

Shri Mataji: No, non l’ho fatto. Mio padre mi disse “È meglio non parlare di queste cose ora perché nessuno capirebbe.  Ma troverai un sistema per dare la realizzazione a livello di massa. Perché se dessi la realizzazione a una sola persona, poi questa persona dovrebbe affrontare gli stessi problemi che hanno dovuto affrontare molti santi nel passato. Così meglio darla a migliaia di persone.” E per questo motivo stavo studiando gli essere umani, quali sono i loro problemi fino a che, un giorno del 1970, il 5 maggio, ho aperto l’ultimo centro [il Sahasrara chakra].
Il primo discepolo era una signora, solo una. Ma ora non so quanti sono, sono forse migliaia.

Romano Battaglia: Quando una persona è davanti alla Grande Madre, che cosa Lei capisce di questa persona, che cosa Lei apprende nella profondità di questa persona?

Shri Mataji: La persona che ricerca è sintonizzata e non è difficile darle la realizzazione.

Romano Battaglia: Adesso arriviamo al Sahaja Yoga. Cos’è il Sahaja Yoga?

Shri Mataji: Sahaja significa “con”, ja significa “nato”; è nato con voi il diritto di ottenere questa la vostra realizzazione. E YOGA significa unione con il potere divino di amore. Se qualcuno ha domande, potete farle ora.

Romano Battaglia: Come si arriva alla Realizzazione del Sé?

Shri Mataji: Quello che sto per dirvi non è scritto nella scienza medica, ma può essere connesso con l’attività del sistema nervoso parasimpatico. Non dovreste credermi sulla parola, ma se è provato non dovreste dubitarne. Perché è per la vostra benevolenza, per il bene del vostro paese e dell’umanità intera.

Sul depliant c’è l’omino con i chakra e potete vedere chiaramente l’osso triangolare posto alla base della colonna vertebrale. Quest’osso è chiamato “Osso Sacro” e c’è un potere racchiuso in esso detto KundaliniKundal significa spira. Ma la conoscenza su di esso è nota da molto tempo; forse anche ai Greci era noto che ci fosse qualcosa di sacro e per questo diedero all’osso l’appellativo di sacro. Ora questo potere giace dormiente nell’osso sacro e poi quest’osso, questa energia deve muoversi attraverso 6 centri lungo la colonna. Ora questi centri sono responsabili per il nostro essere fisico, mentale, emotivo e spirituale.

Romano Battaglia: Com’è possibile per un occidentale, per uno di noi, seguire questi insegnamenti, che richiedono concentrazione, tempo e anche serietà?

Shri Mataji: Vedete, anche nella Bibbia è scritto che “Apparirò di fronte a voi come fiammelle di fuoco”. E questo centro (l’ultimo centro) appare proprio così. E per i dottori, dovrebbero sapere che abbiamo un sistema nervoso autonomo che svolge funzioni importanti, vitali, come far battere il cuore. Lo chiamano AUTO, ma chi è questo AUTO?
È costituito da due sistemi simpatici e uno parasimpatico. Secondo Sahaja Yoga, questi sistemi simpatici lavorano in modo complementare ma anche  antagonista. Per esempio il simpatico di sinistra si occupa delle nostre emozioni; e il simpatico di destra per l’attività fisica e mentale. Ora tutto questo può essere provato.
Ma quando incrementiamo questa attività, il simpatico entra in azione. Per esempio se ci mettiamo a correre, il nostro cuore accelererà i battiti. Ma cosa lo porta a ridurre i battiti è proprio il sistema parasimpatico.
Ora la scienza medica non è riuscita a comprendere bene il funzionamento del sistema parasimpatico. Attraverso Sahaja Yoga possiamo intervenire sul sistema parasimpatico.
Ecco, è per questo che ho studiato medicina, sapevo che avrei dovuto parlare con dei medici. E abbiamo incontrato così tanti medici nel mondo che ora stanno seguendo sahaja yoga e Sahaja Yoga è stato accettato in molti paesi. Abbiamo persino un ospedale di Vashi, in Mumbai (Bombai), dove molte persone sono curate con i metodi di Sahaja Yoga.

Per esempio vi dirò di un centro [chakra], lo Swadhisthan, che è il secondo e si trova  sopra l’osso triangolare. Il primo centro è sotto la Kundalini.
Ora il secondo centro è noto in termini medici come plesso aortico. Questo centro è connesso con il terzo centro che è il plesso solare e si muove intorno ad esso, sia in una direzione che in quella opposta. Quando lavoriamo troppo, siamo troppo preoccupati o pensiamo troppo, siamo futuristici, allora questo centro va verso il lato destro. Ma quando questo va sul lato destro la sua energia si può esaurire. Fornisce energia al fegato, al pancreas, ai reni, alla milza e parte dell’intestino. Quando una persona è troppo futuristica, va incontro a seri problemi.

Quello che sto per dirvi non è scritto in nessun trattato medico. Il nostro cervello che nella sua attività [principalmente di pensiero] esaurisce la sua energia, da dove la attinge? La materia grigia si consuma tutto il tempo, da dove il cervello prende la sua energia?
È proprio questo centro [lo Swadhisthan chakra] a dare energia al cervello. Ma quando siamo troppo futuristici [pensiamo troppo al futuro], ci preoccupiamo in continuazione, iperattivi, allora l’energia generata da questo centro va tutta al cervello e tutti gli altri centri non ottengono sufficiente energia.

Prima di tutto è il fegato a risentirne. Esso ha la funzione di prendere il calore, che è il veleno nel corpo, e di metterlo in circolazione nel sangue. Ma non ricevendo sufficiente energia [per funzionare], il calore si accumula nel fegato stesso. Una persona del genere può essere irascibile, irritabile, molto veloce.
Così quello che succede è che questo calore quando va verso l’alto, va poi ad attaccare il cuore. Attacca anche i polmoni e una persona così può avere l’asma. In Sahaja Yoga l’asma può essere curato.
In giovane età, se un giovane beve e gioca a tennis in modo intensivo [nel senso che pratica sport in modo intensivo], allora succede che può essere soggetto ad attacco di cuore, e anche fatale. E possono morire molto giovani. In altre persone questo calore potrebbe rimanere per un po’, ma va ad agire sul cuore.
Ma può anche andare nel pancreas e uno può avere il diabete. E poi può arrivare alla milza e aver quella malattia detta cancro del sangue. Può arrivare ai reni, il calore va a reni e coagula i reni e non l’urina non può passare. Allora uno è costretto ad andare in dialisi, poi fa bancarotta e infine muore.
Può anche dare una terribile costipazione e in seguito a quella costipazione si possono avere le emorroidi e complicazioni del genere. E poi in un’ultima analisi se il calore non va in quella direzione, allora può giungere al cervello e allora uno ottiene la paralisi sul lato destro [ictus].

Allora bisogna avere equilibrio, dobbiamo essere nel centro.

Questo è solo uno dei centri, ma vi dirò anche di come si genera il cancro ora.
Ora il cancro è causato in questo modo [Shri Mataji chiude pollice ed indice di entrambe le mani a cerchio e li sovrappone], il canale centrale è quello attraverso il quale il parasimpatico agisce.
Soprattutto nel lato sinistro, le persone sono depresse e piangono in continuazione, si lamentano, si sentono in colpa, tutto questo genere di complicazioni psicologiche possono agire sul canale sinistro. E quando vanno troppo ad agire sul sinistro in questo modo, con un qualsiasi shock o qualcosa ci può essere una rottura dell’equilibrio [Shri Mataji separai due cerchi dal centro] e non si ha più connessione con il tutto. Allora c’è proprio un virus che entra in quell’area e va nelle cellule e le rende maligne, ovvero non sono più se stesse, non sono connesse [con il sistema in cui si trovato]. Allora succede che esse si mettono a crescere e a divorare altre cellule, proprio come un uomo egoista che va a dominare tutto.

Per esempio, un blocco energetico qui al naso, agli occhi, può bloccare le funzioni di naso e occhi.

Ora quando la Kundalini sale, passa per i centri principali e  riporta le condizioni originali di equilibrio. Per poi arrivare al settimo centro, all’osso della fontanella. Così si ha il vero Battesimo e siete connessi con l’onnipervadente potere sottile, il potere onnipervadente di amore divino.

Romano Battaglia: Vorrei che la Grande Madre adesso potesse fare un esempio di come si può risvegliare la Kundalini.

Shri Mataji: nessuna domanda?

Domanda: Ci sono dei numeri sulla figurina che poi vengono riportati sulla mano. Volevo sapere quale significato hanno.

Shri Mataji: Il lato sinistro è il lato emozionale, il lato destro è quello mentale e fisico.

Così questo è il Muladhara [base del palmo della mano]. Poi lo Swadhisthan sono questi due [i pollici]. Così lo Swadhisthan destro è per una vita futuristica, veloce; mentre il sinistro è per le persone che soffrono emotivamente.
Il terzo chakra è il Nabhi [dito medio]. I mignoli corrispondono al chakra del Cuore. Gli indici sono il Vishuddhi a livello della gola; per esempio se uno si sente in colpa blocca il Vishuddhi sinistro, mentre se uno è troppo aggressivo blocca il Vishuddhi destro. Poi viene l’Agnya chakra [anulare]: se non perdonate questo chakra si blocca.
Infine viene il settimo chakra, il Sahasrara chakra che corrisponde all’area limbica [centro del palmo della mano]. L’area limbica è così [Shri Maraji congiunge le mani concave e poi apre le dita a fiore] e poi si apre così, come un fiore di loto. E per questo motivo si chiama Sahastrara, perché ci sono mille petali.

Romano Battaglia: Credo che la medicina avrebbe bisogno anche di queste conoscenze per essere completa, perché spesso la medicina si ferma al corpo e non va oltre. E qui invece siamo in un campo, avete sentito, molti particolari di quello che la Grande Madre ha spiegato.

Domanda: Ma cosa si deve fare allora?

Romano Battaglia: Adesso darà una spiegazione, darà un esempio di come si può risvegliare la Kundalini e allora forse capirete meglio.

Shri Mataji: È sufficiente desiderare, avere un desiderio puro, sincero.

Domanda: Io innanzitutto volevo ringraziare la Grande Madre anche per quello che ha scritto in un libro, il primo libro che ho letto. C’è stata una frase che secondo me è stata molto importante. C’è scritto “Perdona tutti e perdona te stesso”. E ogni giorno bisogna dire, la mattina o il pomeriggio, quando mi pare, ma l’importante è dirlo e crederci “Perdona tutti e soprattutto perdona te stesso”. E questo credo che sia una cosa molto, molto importante.

Shri Mataji: È la cosa principale, più importante. Dovete perdonare voi stessi, perché se non perdonate bloccate questo centro malamente [il Vishuddhi sinistro] e se non perdonate gli altri questo centro [l’Agnya centro] sarà a rischio.

Romano Battaglia: Ecco, sul perdono sono stati scritti libri e libri, del resto anche Gandhi parlava del perdono. Ma che cos’è vivere una vita di amarezze perché odiamo una persona che ci ha fatto del male, e vivere una vita intera odiando senza mai perdonare significa distruggere se stessi, significa non realizzare mai quello che è veramente la verità. Non perdonare significa soffrire e autodistruggersi. Il mondo rimane uguale, le cose non cambiano e noi stiamo male.
Quindi, il perdono a quale prezzo? a tutti i prezzi possibili.

Shri Mataji: Vedete, se voi perdonate o non perdonate, in effetti non fate nulla, Ma se nono perdonate, allora torturate voi stessi per mano di altri, mentre colui che vi ha dato problemi se la sta godendo tranquillamente.

Romano Battaglia: Cosa significa la meditazione e come si fa la meditazione?

Shri Mataji: Prima prendete la vostra Realizzazione, è molto importante. E poi la meditazione è molto semplice. Abbiamo molte persone qui che possono dirvi come meditare.

Romano Battaglia: Possiamo fare un’esperienza in pubblico?

Shri Mataji: Senza prima aver fatto l’esperienza non dovreste credere. Come è scritto nella Bibbia che la brezza fresca dello Spirito Santo, vi spiegherò ora in breve cos’è. Esiste questa energia onnipervadente di amore di cui non siamo stati mai consapevoli prima. Per esempio, guardate questi fiori, chi ha fatto questi bellissimi fiori? chi fa andare il vostro cuore? Se chiedete al dottore vi dirà che è il sistema nervoso autonomo. Ma di nuovo vi chiedo: chi è questo AUTO? Tutto questo lavoro è fatto da questa energia onnipervadente di amore divino. È amore, nessun altro potere, amore puro.
Così dobbiamo solo arrivare a percepirlo.

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La video procede con l’esperienza della Realizzazione del Sé al minuto 45 che potete seguire sul video stesso.

 

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