Lungo la riva di un fiume viveva in modo semplice un sufi con i suoi allievi.
Un giorno gli fece visita un sufi di città che con i propri allievi stava compiendo un viaggio. Era un maestro d’una certa fama e ci teneva a mostrare le sue grandi capacità al più modesto fratello sulla riva, cosicché ad un certo momento disse:
“Vedi questo fiume? Io sono capace di compiere un grande miracolo: posso usare il mio grande potere e unire le due rive con un ponte di terra, e su quel ponte potremo passare tutti senza dover nuotare”.
Detto fatto: tracciò grandi gesti nell’aria, pronunciò formule magiche, ed ecco che un ponte di terra, sorgendo da una riva, a poco a poco s’allungò sino a toccare l’altra e tutti vi passarono sopra e giunsero sull’altra sponda del fiume.
Dopodiché, il grande maestro di città, con altri gesti e parole, dissolse il ponte e poi, voltosi tutto trionfante al sufi di campagna, gli disse:
“Ebbene, hai visto?”.
“Sì, rispose l’altro, ma quello che non capisco è il perché di tutto questo grande miracolo quando il traghettatore ci avrebbe egualmente portati qui per solo due monete di bronzo”.