Krishna disse: Si dice che c’è un albero eterno (Ashvattha) le cui radici sono in alto e i rami verso il basso, le cui foglie sono canzoni sacre, e colui che le conosce, conosce i Veda. Gli uomini non vedono la forma di questo albero, né il suo inizio, né la sua fine, né la sua base.
Io ti ho rivelato la dottrina più segreta, Arjuna. Colui che la conosce diventa spiritualmente illuminato, ed il suo compito in questo mondo è compiuto.
Bhagavad Gita – Capitolo 14
Krishna disse: Sattva, Raja, Tama – luce, fuoco e oscurità – sono i tre costituenti della natura. Essi sono prodotti per limitare in corpi finiti la libertà dello Spirito infinito. Sattva lega alla felicità, Raja all’azione, Tama, oscurando la saggezza, lega all’inconsapevolezza. Quando la persona saggia vede che i modi della natura (guna) sono gli unici attori di questo vasto dramma, e vede quello che è aldilà di essi, allora viene nel Mio Essere.
Bhagavad Gita – Capitolo 13
Arjuna disse: O Krishna, desidero sapere di più su questa energia materiale, sulla consapevolezza individuale, sul campo, sul conoscitore del campo, sulla conoscenza e fine della conoscenza.
Krishna disse: Questo corpo, Arjuna, è chiamato “il campo”, chi conosce questo è chiamato “il conoscitore del campo”. Sappi che Io sono il conoscitore di tutti i campi (della Mia creazione); e che considero conoscenza quella che comprende sia il campo che il conoscitore del campo.
Bhagavad Gita – Capitolo 12
Arjuna disse: Fra i devoti che sono sempre impegnati nell’adorarti nella Tua Forma (più materiale) e quelli che invece di adorano nella Tua Forma impercettibile e trascendente, chi di questi sono i migliori nella conoscenza dello yoga?
Krishna disse: Coloro che con la loro attenzione salda su di Me, Mi adorano in ogni cosa che fanno e sono dotati di fede assoluta in Me che va oltre la concezione materiale, questi Io considero come i migliori yogi.
Bhagavad Gita – Capitolo 11
Arjuna disse: Per Tua grazia, mi hai rivelato il segreto supremo del Tuo Essere Universale, Tu mi ha descritto il Tuo Sé Assoluto ed è così che bramo vedere la Tua Maestosa Forma.
Krishna disse: Contempla, Arjuna, a centinaia, a migliaia le mie varie forme divine di innumerevoli sagome e colori.
Sanjaya disse: Quando Krishna, il Signore Assoluto dello Yoga, ebbe così parlato, o re, si mostrò ad Arjuna nella Sua Suprema Maestosa Forma.
Bhagavad Gita – Capitolo 10
Arjuna disse: Parlami ancora, in tutti i particolari, del Tuo Potere e della Tua Gloria, poiché non sono mai sazio, mai, di ascoltare questo nettare divino.
Krishna disse: Ascolta e ti rivelerò alcune manifestazioni della mia gloria divina, ma solo le più maestose, Arjuna, poiché non c’è mai fine alle Mie manifestazioni. O Arjuna, Io solo sono il creatore, il sostenitore e il distruttore di tutta la creazione. Di tutta la conoscenza, Io sono la conoscenza del Sé. Dei molti sentieri della ragione Io sono quello che conduce alla Verità.
Bhagavad Gita – Capitolo 9
Krishna disse: Ti rivelerò questo mistero supremo, la conoscenza del Sé e quella del mondo, e una volta conosciuta tu sarai libero dal peccato. Questa conoscenza è il mistero supremo, è saggezza, è purificazione suprema. Vista in una nuova visione meravigliosa, è la via della virtù molto facile da seguire, che conduce alla più alta Perfezione.
Ma coloro che non hanno fede in questa Verità, non riuscendo a venire a Me, continuano ad essere coinvolti nel ciclo delle rinascite (samsara).