- Shri Krishna disse: Ho rivelato questo Yoga eterno a Vivasvan, il sole, il padre della luce. Egli a sua volta lo ha rivelato a Manu, suo figlio, il padre dell’uomo. E Manu lo ha insegnato a suo figlio, re Ikshvaku, il santo.
- Poi fu tramandato di padre in figlio lungo la discendenza dei re-saggi; ma nello scorrrer del tempo, questa dottrina fu dimenticata dagli uomini.
- Oggi Io rivelo a te questo Yoga Eterno, il supremo mistero, perché tu Mi sei devoto e amico.
- Arjuna disse: La Tua nascita fu posteriore a quella del sole, che nacque prima di Te. Qual’è dunque il significato delle Tue parole “Ho rivelato questo Yoga a Vivasvan”?
- Shri Krishna disse: Molte sono state le Mie nascite, o Arjuna, e molte sono state le tue. Ma Io ricordo le Mie vite passate, e tu hai dimenticato le tue.
- Sebbene Io in realtà non possa nascere, perché sono eterno, e sia il Signore di Tutto, tuttavia Io sono venuto al mio regno della natura, e nasco e rinasco, grazie al mio meraviglioso potere[1].
- Ogni volta che il dharma[2] decade e l’ingiustizia avanza, il mio Sé prende forma sulla terra.
- Per la salvezza dei buoni, per la distruzione del male negli uomini, per stabilire il regno della giustizia (dharma), Io vengo su questa terra era dopo era.
- Chi riconosce la Divinità della Mia nascita e del Mio agire, quando lascia questo corpo mortale, non va più di nascita in nascita, perché viene a Me.
- Libere da attaccamenti, paure e rabbia, completamente assorbite in Me, molte persone purificate dalla conoscenza e dalle penitenze, completamente affidandosi a Me, si sono uniti a Me.
- In qualsiasi maniera gli uomini si rivolgono a Me, essi trovano il Mio amore: perché molte sono le strade seguite dall’uomo, ma alla fine tutte conducono a Me.
- Coloro che aspirano al potere terreno sacrificano agli dei della terra, perché lavorando in questo mondo si può ottenere successo e potere subito.
- I quattro ordini della società[3] sono nati da Me, seguendo la naturale tendenza delle loro qualità (guna) e delle loro azioni (karma). Sebbene Io sia l’autore di tutto ciò, sappi che Io, essendo immutabile, non faccio nulla.
- Io sono libero dai legami delle azioni, perché in esse Io sono libero da desideri. Anche chi vede Me in questo modo sarà distaccato dall’azione.
- Questa verità era conosciuta dagli antichi, che trovarono la libertà nelle loro azioni. Anche tu, agisci come hanno fatto gli antichi.
- Che cos’è l’azione? Che cos’è l’inazione? Anche alcuni saggi non l’hanno capito chiaramente. Io t’insegnerò la verità sull’azione e questa verità ti renderà libero dalle miserie.
- Si deve sapere che cos’è l’azione giusta e l’azione proibita, ed anche l’inazione nell’azione. Le intricate vie dell’azione sono misteriose.
- Colui che realizza l’inazione nell’azione e l’azione nell’inazione, è il più intelligente fra tutti gli umani, ed è un maestro nel compiere tutte le azioni.
- Colui le cui iniziative sono libere dal desiderio ansioso e da pensieri inquieti, e la cui azione si è purificata col fuoco della conoscenza, costui è chiamato erudito (pandit) dai saggi.
- Qualsiasi lavoro intraprenda, tale persona è sempre contenta: non si aspetta nulla, non si affida a nulla e vive sempre in piena gioia.
- Non ha vane speranze, è il maestro della sua anima, rinuncia a qualsiasi senso di proprietà; lavorando solo per il suo sostentamento, è libero dal peccato.
- È contento qualunque cosa Dio gli dà, è al di sopra delle coppie degli opposti, è senza invidie, sempre uguale nel successo e nel fallimento: non è legato all’azione.
- Ha raggiunto la liberazione: è libero da ogni legame, la sua mente ha trovato pace nella saggezza e la sua azione è un’azione santa. L’azione di tale persona è pura.
- Chi in ogni sua azione vede Dio (Brahma), Dio è l’oggetto della sua dedizione, della sua offerta ed completamente assorto nelle sue attività rivolte a Dio; in verità va verso Dio.
- Ci sono yogi che fanno offerte devozionali agli dei; ci sono altri yogi che offrono sé stessi nel “fuoco sacrificale”[4] per Dio.
- Altri offrono i propri sensi, come l’udito e la vista, nel fuoco del contenimento; altri offrono gli oggetti dei sensi, come cose dal suono o vista gradevole, al fuoco dei sensi.
- Altri sacrificano persino il loro respiro vitale e tutti i sensi nel fuoco della purificazione, illuminata dal lampo della conoscenza.
- E altri, fedeli ad austeri voti, offrono in sacrificio le ricchezze, le penitenze, la loro pratica yoga, i loro studi sacri, le conoscenze.
- Altri offrono il respiro che entra al respiro che esce, e il respiro che esce al respiro che entra: essi mirano al Pranayama, l’armonia del respiro; ed altri riducendo il loro cibo offrono i loro sensi al respiro vitale.
- Tutti costoro, comprendendo il fine ultimo del sacrificio, attraverso di esso si purificano dalle loro impurità; coloro che hanno assaggiato puro nettare come risultato dei loro sacrifici, raggiungono l’Eterno, Bhrama.
- O Arjuna, né questo mondo, né il mondo dei cieli sono per chi non celebra sacrifici.
- Molti tipi di sacrificio sono prescritti nelle sacre scritture. Sappi che ogni sacrificio è azione santa e sapendo questo tu sarai libero.
- Ma più grande di qualsiasi sacrificio terreno è il sacrificio della conoscenza sacra. Perché tale conoscenza, in verità, è il fine di ogni azione santa.
- Coloro che hanno realmente visto la Verità possono essere i tuoi insegnanti di saggezza. Con umiltà poni loro domande per conoscere la Verità, e sii a loro devoto di tutto cuore[5].
- Quando la conoscenza della Verità sarà tua, Arjuna, non sarai mai più confuso come è successo ora; perché percepirai tutto attraverso il tuo Sé e poi in Me.
- E anche se tu fossi il peggior peccatore, con l’aiuto del naviglio della pura conoscenza potrai attraversare il mare del male.
- Proprio come un fuoco brucia tutto il combustibile in cenere, il fuoco della conoscenza eterna brucia in cenere tutte le azioni.
- Perché al mondo non c’è niente che ci purifichi così bene come la pura conoscenza. Chi ha ottenuto lo Yoga, automaticamente ottiene quella conoscenza del Sè nel corso del tempo .
- Colui che ha piena fede, la cui attenzione è concentrata e ha conquistato i suoi sensi ottiene la pura conoscenza e avendola ottenuta, presto trova la pace suprema.
- Ma chi non ha fede e saggezza, e che vive nel dubbio, è perso. Poiché né in questo mondo, né in quello celeste la gioia apparterrà mai a colui che dubita.
- Colui che rende pura la sua azione attraverso lo Yoga, che veglia sulla sua anima e che con la sua pura conoscenza distrugge i suoi dubbi è libero dalla schiavitù dell’agire egoistico.
- Quindi, con la spada della pura conoscenza, uccidi il dubbio nato dall’ignoranza che risiede nel tuo cuore. Trova l’Unità nell’armonia del Sé nello Yoga, e sorgi, grande guerriero, sorgi!
Note
[1] “meraviglioso potere” in sanscrito atmamaya.
[2] dharma: sono le regole di giusto comportamento, di virtù e rettitudine.
[3] Brahmini, Kshatriya, Vaisya, Sudra.
[4] nel senso che offrono tutto di sé stessi a Dio: le loro azioni e il loro Sé.
[5] questo verso è il famoso verso commentato da Shri Sai Baba di Shirdi (vedi articolo)