L’agnello
Agnellino, chi ti fece?
Sai chi ti fece?
Ti diede la vita, e ti disse di nutrirti
Dal ruscello e sopra il prato;
Ti diede un vestito di delizia,
Il più morbido vestito, di lana, chiaro;
(Chi) Ti diede una così tenera voce,
da fare gioire tutte le valli!
Agnellino, chi ti fece?
Sai chi ti fece?
Agnellino, te lo dirò,
Agnellino, te lo dirò:
Egli è chiamato col tuo nome,
Poiché Egli Si chiama Agnello.
Egli è mite, ed Egli è buono;
Divenne un piccolo bambino.
Io un bambino, e tu un agnello,
Siamo chiamati col Suo nome.
Agnellino, Dio ti benedica!
Agnellino, Dio ti benedica!
Questa è una delle canzoni più note della raccolta. Qui appare proprio evidente l’allusione a Cristo che in questo caso è l’Agnello, il Creatore di tutte le cose belle. È interessante il confronto con la poesia Tigre della raccolta “Canti d’Esperienza”, dove anche lì rivolge la domanda alla tigre “Chi ti ha fatto? Chi ti ha creato dopo aver creato l’Agnello?”, questo ad intendere il Divino come fonte di tutto, di ogni aspetto della creazione.