Il seguente articolo è la linea guida di un seminario che abbiamo fatto nel 2010 con un gruppo di yogini e riguarda il Chakra del Cuore. Ricordiamo che il Chakra del Cuore, o Anahat chakra, è il sito del nostro Spirito. Scriviamo Cuore con la ‘C’ maiuscola per distinguerlo dal cuore organo. Ricordiamo anche che Shri Shiva è l’archetipo corrispondente al principio del Sé individuale e quello universale.
Il risentimento corrode chi lo cova
Vi vorrei parlare di alcuni comportamenti e soprattutto pensieri che danneggiano il nostro Cuore. Per esempio, covare risentimento. Il risentimento è un dolore prolungato nel tempo che corrode chi lo cova. A volte ci sentiamo giustificate a sentirci ferite o tradite, ma se continuiamo a nutrire e giustificare questo risentimento, l’Ego prende il potere sul nostro Cuore, andando così a reprimere il nostro Spirito. Per uscire dal risentimento si deve dire il mantra IO PERDONO e cercare di lasciare andare, lasciare tutto nelle mani di Dio per chiedere la forza di perdonare (in inglese, c’è un gioco di parole significativo: “let go”… “let God”).
«Se voi raggiungete quello stato in cui gioite del vostro Sé, allora non sarete mai stanchi, non sentirete mai rancore, direte sempre di gioire di ogni cosa. Questa è una cosa molto importante da capire, sia per gli uomini che per le donne. Ma siccome le donne hanno il lato sinistro più sviluppato, allora hanno più potere di compassione e questa compassione deve diventare attiva.» Discorso del 9 giugno 1996
Poi ci sono la prepotenza, l’aggressività, la critica, l’egocentrismo e l’attaccamento che hanno in comune di farci diventare meno sensibili verso le altre persone. Per uscire da questi comportamenti è molto importante renderci conto della libertà dell’altra persona e di rispettarla.
Shri Mataji dice che dobbiamo cercare di “far piacere a Shri Shiva, al nostro Spirito”. Come possiamo farlo? Cercando si essere rispettose, sincere e buone nel vero senso della parola, vale a dire agendo con virtù, moralità e correttezza.
Solo quelli che hanno un cuore puro possono adorare Shri Shiva (il Sé Universale). C’è un significato riguardo i serpenti che vengono raffigurati dietro Shiva: quelli dal cuore puro, che sono pieni d’amore per gli altri, sono sempre protetti dal potere di Shiva, rappresentato dai serpenti.
«È una cosa simbolica… Gli animali capiscono la forza divina meglio degli esseri umani, perché hanno un cuore limpido. Qualunque sia il loro modo di comportarsi, dettato dalla natura, loro continuano a comportarsi sempre nello stesso modo. Non c’è malizia, gelosia o cattiveria nei loro cuori. Si comportano così come è previsto per loro. Ma la qualità degli esseri umani è una sola – vale a dire quanto amano e perdonano. Questa capacità d’amore permette agli umani di vincere tutte le forze negative. Riescono a vedere facilmente che non è bene avere tutte quelle qualità negative o comprendono che non è nobile permettersi tutto questo comportamento disumano. Non sono costretti ad indulgere in tutto questo comportamento negativo e nemmeno gli viene chiesto di esserlo, ma all’improvviso vengono attirati da tutte queste cose che contengono odio, gelosia e avidità.» Discorso su Shiva del 17 marzo 2002
Liberazione dalle paure
Un’altra causa di blocco del Cuore è la paura. Le paure che quotidianamente invadono il nostro Cuore sono il più grosso ostacolo al riconoscimento del nostro Spirito. In questi tempi si ha così tanta paura l’uno dell’altro che è davvero difficile riuscire a sentire puro amore per tutti.
Queste paure vengono nutrite da un sistema che cerca in tutti modi di abbatterci, di dominarci. E i mezzi che principalmente diffondono questo senso di paura sono i mezzi di comunicazione di massa, detti media. In un mondo in cui si cerca di giungere ad un’unità globale, interrazziale, interculturale, ecc. proprio grazie ai media, allo stesso tempo si attua una forza negativa che ci spinge ad avere paura l’uno dell’altro. Sono due forze opposte che, con un minimo di senso di osservazione, possiamo notare.
Le paure possono essere di vario genere, ma hanno tutte la stessa radice: l’incapacità di riconoscere il nostro proprio Spirito. E per superarle dobbiamo imparare a smascherarle, a riconoscerle e a dire loro che non hanno nessun potere su di noi. Grazie alla Kundalini, questo processo di pulizia del Cuore è notevolmente velocizzato.
«Le persone hanno ogni genere di paure al giorno d’oggi. È una situazione davvero anomala. Essi non hanno gioia, solo paura. Essi vivono con la paura. Mi dicevano di questa persona che non può vivere fuori di casa, perché ha paura dei germi che la contamini e tutte cose così. Essi hanno perso fiducia nella vita.
Risvegliando questo centro in voi, diventate una persona assolutamente normale. Non avete paure, perché niente di male vi può attaccare. Siete ben preparati per quello, c’è una forza dentro di voi che vi rende davvero sicuri. » PP in Melbourne del 10 marzo 1983.«Non devo dirvi, “Amate i vostri fratelli e sorelle,” e cose così. Ma voi giusto dite alla vostra intelligenza, “Questa è l’illuminazione dell’intelligenza.” Se quella intelligenza viene in voi, allora è saggezza. Quel “Tutti ridono di me” o “Tutti mi prendono in giro” o “Tutti cercano di dominarmi,” tutte queste paure o tutte queste forme di aggressività, tutto questo sparisce. Ora sei un fiore e sei fragrante e la fragranza sta conoscendo, e molte di queste cose ti stanno arrivando. Questo è solo l’inizio. Continua a dire a te stesso che, se puoi fare questo, se puoi portare la tua intelligenza a questo livello, non troppo in alto, non troppo in basso, ma nel centro, ogni cosa può essere risolta subito. Così che comincerai a lasciar andare ogni tipo di fanatismo, tutte le paure e le superstizioni e tutte queste cose senza senso; perché niente può nuocerti. Né le stelle possono farlo, né la scienza può farlo, l’ora in cui sei nato [Madre si riferisce all’astrologia e all’influenza degli astri sul nostro destino]. Niente ti può nuocere. Sei al di là di tutto questo.» 17 maggio 1980
«Dobbiamo salire ad un punto in cui possiamo fronteggiarci con pieno amore, con apertura, senza nessuna preoccupazione su niente, senza alcuna paura di nessuno; loro sono solo i vostri fratelli (sorelle) e voi siete i loro fratelli e dovete amarli.
Questo è solo possibile quando ci liberiamo delle paure qui, perché c’è un altro lato di questo ovvero che l’Ego ha sempre paura. Perché l’Ego aggredisce gli altri e ha anche paura, perché sa che anche gli altri possono aggredirlo. Ma questo non vuol dire che dobbiate disprezzare voi stessi, mai. Siete dei santi, siete anime realizzate e potete alzare la Kundalini degli altri.» 18 novembre 1979
Connessione con la Madre Terra
La Kundalini è un riflesso dell’Adi Shakti e quando la Kundalini arriva al Cuore, l’energia femminile si manifesta in tute le qualità materne, come contenere, nutrire, proteggere, accudire, ecc. E noi dovremmo esprimere questa qualità per sentirci appagate. Essendo donne, dovrebbe essere naturale esprimere queste qualità e questo aiuterà il nostro chakra del Cuore.
La nostra qualità di ‘madre’ può esplicarsi anche nel senso di prendersi cura del proprio Spirito, proprio come se fosse nostro figlio. Nessuno può farlo al nostro posto, dobbiamo quindi assumercene la piena responsabilità. (Lo stesso discorso vale anche per gli uomini, che in questo senso hanno bisogno di tirar fuori il loro aspetto materno)
Poi, possiamo dedicarci a dare vibrazioni a tutte le creature viventi, inclusa la Madre Terra. È importantissimo comprendere la nostra connessione con la Madre Terra.
«La sede della Kundalini si chiama Mooladhara, che è il kumbha, ed è rappresentato nell’universo come la Madre Terra.
Fino ad ora, nel movimento della nostra coscienza, abbiamo provato a comprendere Dio onnipotente e i cinque elementi che riteniamo importanti. Finché non si ha un certo grado di comprensione dei primi quattro elementi, la Madre Terra non può esprimersi – come quando sono bloccati i tuoi primi quattro chakra e la Kundalini non può salire.
Nel passato di adoravano l’acqua, l’aria, il cielo, il firmamento e la luce con cerimonie varie. Nell’epoca di Cristo si adorava la luce. In questo Sahaja Yoga moderno, siamo effettivamente a livello della Madre Terra, perché si dice che siamo nell’epoca dell’Acquario, che è proprio il kumbha. L’acquario è un trasportatore d’acqua, che in lingua sanscrita è chiamato kumbha. Quindi a chiamare questa epoca, Era dell’Acquario deve essere stata una qualche anima realizzata che poteva vedere che, in questa era la Kundalini sarebbe stata risvegliata nelle persone.»
Silenzio interiore
È semplicemente questo: ti sei unita, sei diventata uno con.
«Nell’unirti, ricevi il potere di manifestare quello che percepisci e di gioire di quello che percepisci. Quindi arrivi a sviluppare questo stato di Niranda (gioia pura e incondizionata). Il Nirananda si sviluppa quando sei totalmente nello Spirito. Quando sei nello stato di Nirananda non c’è più dualità. È advaita. Esiste una sola personalità, cioè ti sei completamente unito e lì si trova una gioia perfetta, completa, senza gli aspetti dualistici di felicità e dolore, semplicemente gioia.
La gioia non è una risata sonora o un sorriso costante, è uno stato di silenzio, di calma interiore, la pace del tuo essere, del tuo spirito, una pace che si manifesta nelle vibrazioni che percepisci.
Quando senti quella pace, ti senti come la luce del sole, diffondendo i raggi di tutta quella bellezza.
È importante capire che noi siamo limitati dalle nostre idee personali, egoistiche e stupide. Buttatele via. Noi abbiamo queste idee perché siamo insicuri, ma sono sbagliate. Buttatele via. Semplicemente, stai solo, uno con Dio e scoprirai che tutte le tue paure erano inutili.
È molto importante la pulizia dei nostri chakra che si realizza solo con una pratica costante così come viene insegnata in Sahaja Yoga, tramite la nostra Kundalini.
…Tutto sta dentro di te, cerca di immergerti nel tuo silenzio interiore. Di a te stesso: “Calmati, calmati, lamia mente è calma, la mia mente è in pace” E poi semplicemente chiedi, “Madre, accoglimi nella profondità del tuo silenzio”, semplicemente chiedi.» Discorso del 4 febbraio 1983
Shri Shiva è la deità della montagna e la sua sposa Shri Parvati è la figlia della montagna. Li possiamo immaginare immersi in quel silenzio totale.
Dobbiamo avere rispetto di questo silenzio sacro, specialmente quando meditiamo o siamo nella natura o in un luogo sacro, per non disperdere la nostra attenzione. Quando rimaniamo calmi con la mente ferma, solo allora possiamo sentire il silenzio interiore e percepire il nostro Spirito.
Più andiamo in profondità dentro di noi, più saliamo in alto nella nostra ascesa, scalando così la montagna che ci conduce a Shri Shiva.
belo .grazie