Il terzo chakra del sistema sottile si chiama Nabhi o Manipur. Sulla mano corrisponde al dito medio, mentre sui piedi al dito alluce; nel corpo corrisponde al ginocchio e al gomito.
Il Nabhi chakra si trova in corrispondenza del plesso solare, all’altezza dello stomaco, e ingloba tutti gli organi nella parte alta dell’addome: lo stomaco, il fegato, la milza, il pancreas e presiede anche al nostro sistema linfatico.
È chiaro quindi che sia lo Swadhisthan che il Nabhi sono responsabili del funzionamento del fegato, che riveste un ruolo molto importante non solo a livello vitale, ma anche e soprattutto a livello sottile. Più il nostro fegato è maltrattato e più sarà difficile avere una buona attenzione, mantenersi calmi nei momenti difficili; l’eccessivo calore prodotto dal fegato può inoltre andare a disturbare tutto il canale destro, ovvero tutti gli organi in quell’area.
Inoltre, un eccessiva attività del fegato provoca anche un’eccessiva attività mentale (o viceversa): in casi estremi l’attività mentale diventa implacabile, non esiste momento in cui i pensieri smettono di bombardare la propria mente. Un’intensa e inarrestabile attività mentale causa uno spreco di energia enorme e ci si può sentire stanchi anche senza aver fatto nulla. Quindi, ricercare il silenzio mentale è molto importante anche a livello pratico, perché si risparmia energia in modo da usarla più proficuamente.
Il Principio del Maestro
Il Nabhi chakra si prende cura del benessere a livello materiale. Una persona che ha questo chakra in equilibrio manifesta qualità come la soddisfazione, la pace interiore e la generosità.
In particolare, riferendosi all’esperienza della Realizzazione del Sé, a questo livello abbiamo affermato “Io sono il maestro di me stesso”, perché la qualità fondamentale di questo chakra è proprio il Principio del Maestro, ovvero la capacità di gestire la propria vita in maniera equilibrata.
In particolare, nell’aspetto sinistro del chakra, questo principio si manifesta nei confronti di sé stessi, ovvero dell’essere maestri di sé stessi: avere dei ritmi di vita equilibrati, sentirsi in pace con se stessi e nel proprio ambiente familiare, essere dignitosi e non negletti. Nella parte destra invece la maestria è rivolta verso l’esterno, per esempio nell’ambito lavorativo o in quello politico: se il Nabhi destro funziona bene si è in grado di essere “esperti” nel proprio lavoro, di gestire le situazioni e le persone in modo diplomatico ed efficace. Nella parte centrale del chakra, l’aspetto del Maestro da considerare è quello del Maestro Primordiale Universale, del Principio Divino che regola e preserva tutta la creazione: riconoscere, accettare e praticare i principi del Maestro Primordiale aiuta a mantenere il Nabhi centro in equilibrio.
L’Oceano delle Illusioni
Come abbiamo detto, lo Swadhisthan chakra ruota formando un cerchio intorno al Nabhi; l’area delineata dalla rotazione dello Swadhisthan viene chiamata Void. In sanscrito prende il nome di Bhavasagara, ovvero oceano delle illusioni, in quanto in quest’area si concentra l’attenzione verso la materia che è considerata fonte di illusione. La materia è importante per la nostra esistenza, però spesso ne si diventa schiavi e si perde la connessione sottile con essa. Da qui, il Principio del Maestro (che si trova al centro di quest’area) è quello che aiuta a riportarci nell’armonia e nell’equilibrio.
Fino a che si è intrappolati nell’illusione del Bhavasagara, non si può giungere al livello successivo, il Cuore, che è quello in cui si trova il proprio vero Sé.