Il primo mantra che possiamo dire per aiutare il nostro Vishuddhi chakra è un inno alla dolcezza, dolcezza nel parlare e nell’agire; possiamo anche chiamarla soavità. Questa era una delle caratteristiche di Shri Krishna, il Signore dello Yoga, vissuto circa 5000 anni fa in India, e viene indicata con madhuri.
È innegabile il fatto che la bruttura richiama bruttura, per cui se dalla nostra bocca possono uscire parole spiacevoli questo è perché i nostri sentimenti lo sono, sono pieni di astio, di rabbia, di invidia e quant’altro di negativo si possa pensare; migliorare la qualità del nostro parlare non potrà che giovare a noi stessi, andando a tramutare sentimenti negativi in sentimenti positivi.
Naturalmente la cosa richiede un po’ di pratica e un po’ di lavoro “sottile” sul chakra, prima di riuscire nell’intento. Questa considerazione potrebbe sembrare un circolo vizioso: è il proprio comportamento a danneggiare il nostro chakra, e conseguentemente più il nostro chakra è mal funzionante più ci si comporta in errato. Quindi un trattamento sottile del chakra e una particolare attenzione sul nostro comportamento vanno di pari passo.
Al solito vi ricordiamo, per l’intonazione del mantra, di seguire la registrazione fatta per i primi chakra: per esempio I mantra per lo Swadisthan chakra. I mantra vanno pronunciati in modo chiaro, ma senza alzare troppo la voce; non vanno in genere pronunciati ad oltranza, basta pronunciarli col cuore, ovvero con un concreto desiderio di beneficiare i vostri chakra e attivare tutte le stupende qualità che sono in voi.
Il mantra per il Vishuddhi centro è quello rivolto a Shri Krishna e la sua shakti Shri Radha:
Om Shri Radha Krishna Namo Namaha
Per il Vishuddhi sinistro il mantra è quello rivolto a Shri Vishnumaya, il principio della sorella:
Om Shri Vishnumaya Namo Namaha
mentre per il destro abbiamo due mantra:
Om Shri Vitthala Rukmini Namo Namaha
Om Shri Yeshoda Draupadi Namo Namaha
Yeshoda era la madre adottiva di Shri Krishna, mentre Draupadi era la moglie dei principi Pandava del Mahabharata. Vitthala e Rukmini sarebbero due delle mogli di Shri Krishna (le mogli di Shri Krishna erano cinque e rappresentavano i cinque elementi). Nell’articolo dedicato al Vishuddhi sinistro (vedi Vishuddhi sinistro: sensi di colpa e stima di sé), sono riportati alcuni nomi di Shri Vishnumaya; potete ripeterli nella consueta forma del mantra “OM Shri … Namo Namaha”, per attivare le corrispondenti qualità del chakra.
Un altro mantra che usiamo in Sahaja Yoga e che ha un effetto molto positivo sul chakra è il seguente:
Allah hu Akbar
e significa “Dio è grande”; generalmente usiamo dirlo mantenendo gli indici (che sono il Vishuddhi nella mano) nelle orecchie, alzando la testa verso il cielo (è bene proprio guardare il cielo) e pronunciandolo forte (senza strillare) per ben 16 volte. Potreste pronunciarlo anche in un’altra lingua, come l’italiano, il senso non cambierebbe, l’importante è che venga detto col cuore.
Per le affermazioni in italiano, possiamo chiedere alla Madre Kundalini, o ai corrispondenti principi sottili del Vishuddhi chakra, di risvegliare le qualità intrinseche di esso.
Per il Vishuddhi sinistro possiamo dire:
Io non sono colpevole di nulla
oppure
Madre per favore liberami dai tutti i sensi di colpa
Per il Vishuddhi centro possiamo dire:
Madre, per favore rendimi un distaccato testimone della mia vita. Fammi sentire come parte e particella del tutto. Fammi sentire come parte integrante del mondo, dell’intera creazione.
Per il destro:
Madre Kundalini, per favore rendimi dolce nella parola e nel comportamento, così che gli altri possano gioire della mia presenza. Fammi essere diplomatico e mai dominante e aggressivo verso gli altri.