In ogni cultura gli esseri umani hanno cercato di raggiungere la conoscenza di una Verità Assoluta che desse senso alla propria esistenza e che permettesse loro anche di raggiungere un livello di consapevolezza superiore. Pur avendo seguito dei percorsi diversi, è interessante notare come molti siano arrivati a conclusioni analoghe. Quello che cambia è magari il linguaggio, ma l’essenza è la stessa.
Un messaggio importante che ci lasciò il Signore Gesù Cristo duemila anni fa, o meglio la promessa ci fece, fu quella dell’avvento di un Consolatore, che ci aiutasse a ricordare la Sua parola e a migliorare noi stessi. Nel Vangelo secondo Giovanni è stato chiamato Spirito Santo:
Se mi amate, osservate i miei comandamenti. Ed io pregherò il Padre perché vi dia un altro Consolatore, perché resti con voi per sempre, lo Spirito di Verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete perché abita con voi e sarà in voi…. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre vi manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa, e vi farà ricordare tutto quello che vi ho detto. Giovanni 14:26
Detto questo, soffiò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo». Giovanni 20:22
Sono passati duemila anni dalla scrittura di questi vangeli e magari qualche concetto non ci è giunto così chiaramente come era stato espresso, in quanto non sempre frutto di testimonianze dirette. In effetti, se leggiamo un altro vangelo (quello attribuito a Tommaso e rinvenuto il secolo scorso) allora lì si parla di un Principio Femminile, di una Madre, del tutto simile a quello che nelle citazioni è definito Spirito Santo (come si legge ne Il Quinto Vangelo curato da Michele Pincherle).
Lo Spirito Santo abita in noi, ma non lo vediamo
Anche nella cultura indiana, esiste la conoscenza di un principio femminile chiamato in sanscrito Kundalini, che risiede nell’osso triangolare alla base della colonna vertebrale, detto osso sacro; sicuramente i greci, che dato il nome di “sacro” a quell’osso, avevano intuito che vi risiedeva qualcosa di prezioso. La Kundalini abita in noi, ma non lo sappiamo, non lo vediamo, praticamente nessuno sa cosa c’è nell’osso sacro e perché si chiama così.
Lo Spirito Santo è Spirito di Verità
La Kundalini è Spirito di Verità. Essa infatti percorre il Canale Centrale (anzi lo crea essa stessa), il Canale del nostro equilibrio interiore, che viene chiamato in sanscrito Sattva Guna, ovvero Canale di Verità. Essa designa il percorso di Verità che dobbiamo percorrere per raggiungere il Settimo Cielo, quello che in sanscrito è chiamato Sahasrara, il Settimo Chakra. Essa ci rivela la Verità sui noi stessi: illuminando il nostro essere e mostrandoci come siamo fatti dentro.
La brezza fresca dello Spirito Santo
La manifestazione della Kundalini è una brezza fresca, del tutto simile a quella descritta nei vangeli: la brezza fresca dello Spirito Santo. Il suo effetto è quello di un Consolatore, o meglio di una Consolatrice, in quanto porta conforto alla nostra anima ferita, nutrendola e rinvigorendola.
La Porta Stretta
Un altro simbolismo suggerito nel vangelo è quello della Porta Stretta che dovremmo varcare per raggiungere il Paradiso. Ebbene, la porta stretta è proprio il varco che deve attraversare la Kundalini a livello del Sesto Chrakra (il penultimo, che si trova nel nostro cervello) per raggiungere il Chackra dello Yoga, della Beatitudine. L’ostacolo maggiore offerto a questo passaggio sono i pensieri che, andando a creare tensioni nel lobi del cervello, vanno ad occludere tale passaggio. La chiave per aprire la Porta Stretta è il Perdono, altro tema base degli insegnamenti del Signore Gesù.
Risveglio della Kundalini = Risveglio dello Spirito Santo
La promessa che ci è stata fatta secoli fa, e che ci è stata ricordata nei tempi, è stata mantenuta: in quest’Era nota come Era dell’Acquario, o Satya Yuga in sanscrito (ovvero Era della Verità), è finalmente arrivato il momento per il esseri umani per ottenere il Risveglio della Kundalini a livello di massa.
Non era possibile che questo avvenisse prima, perché gli esseri umani non erano pronti per questo avvento, ed è per questo che nessuno sapeva che fosse effettivamente possibile.
Ora, la Kundalini si può risvegliare e in modo semplice, naturale.
Ora, lo Spirito Santo si può risvegliare in modo semplice, naturale.
Non dobbiamo preoccuparci di quanto sia successo prima, di quanto sia stato compreso o meno, il passato è passato, perché solo ora è il momento in cui TUTTI possono ottenere questo risveglio.
Risvegliare il proprio Spirito Santo/Kundalini significa aprire nuove porte della nostra consapevolezza, per ottenere una consapevolezza superiore; significa imparare a conoscere in profondità sé stessi e gli altri, a livello sottile; significa recuperare la fanciullezza d’animo, quella spensieratezza e genuinità che già abbiamo conosciuto nell’infanzia; significa acquisire tutte le qualità e il benessere che sono innati, ma possono essere stati oscurati; significa liberarsi da tutte le afflizioni e saper fronteggiare tutti i casi della vita con serenità e gioia.