Una delle incarnazioni più interessanti è quella di Shri Krishna, perché fin da bambino manifestò appieno i suoi immensi poteri per aiutare gli altri.
In verità la sua storia cominciò ancor prima della sua nascita, quando suo zio usurpò il trono di Yadavas andando ad imprigionare i genitori di Krishna, Devaki e Vasudeva, perché era stato predetto che sarebbe stato ucciso dall’ottavo figlio di Devaki. Così, ogni volta che nasceva un bambino a Devaki, il terribile Kansa era lì pronto ad ucciderlo. Il settimo figlio, Balarama, fu salvato perché segnalato come aborto. L’ottavo figlio era proprio Shri Krishna.
Allora, per salvare Krishna e permettere alla profezia di realizzarsi, Krishna fu scambiato con una sua coetanea, che altri non era che un’incarnazione di Shri Vishnumaya, il principio della sorella. Uno dei compiti di Shri Vishnumaya, oltre a quello di prendersi cura del proprio fratello, è quello di annunciare la Verità: si dice che quando Kamsa lanciò la bimba dall’alto della torre per ucciderla, quella si trasformò in un fulmine e annunciò che Krishna si era già incarnato, che era vivo e che lo avrebbe ucciso.
Così Krishna e Balarama furono amorevolmente cresciuti da Nanda e Yashoda nel villaggio di Vrindavan. Nanda era il capo di una comunità di mandriani ed è per questo che Krishna è noto anche con i nomi di Gopala e Govinda.
Ci sono molte storielle sulla sua vita in Gokul che mostrano il suo modo di essere birichino e scherzoso, ma allo stesso tempo dolce e amorevole. Si prendeva cura di tutti, a modo suo, perché lui sapeva cosa era il vero bene, qualcosa di più sottile e interiore. Gli abitanti del paese erano persone semplici e innocenti che ricambiavano pienamente l’amore di Krishna, anche se chiaramente spesso non riuscivano a capirlo.
Vedremo qui alcune di queste storie.
L’intero universo nella bocca di Bala Krishna
Bala Krishna (bala indica bambino) usava spesso mangiare il burro del villaggio e lo faceva perché (ma nessuno lo sapeva) tutto il burro fatto in Gokul veniva mandato a Mathura per i soldati del terribile re Kamsa, che così diventavano sempre più forti. Quel burro avrebbe dovuto essere destinato ai bambini. Allora Krishna, volendo impedire quell’ingiustizia, mise su un gruppetto di bambini del villaggio e il loro gioco preferito era proprio quello di andarsi a mangiare il burro del villaggio.
Per esempio una volta le donne avevano nascosto il burro molto bene, in alto, perché i bimbi non potessero arrivarci; allora i bambini fecero una piramide con i loro corpi e riuscirono a raggiungere il loro tesoro.
Con questo scherzoso trucchetto, Shri Krishna impediva di mandare il burro a Mathura.
Un giorno però il piccolo Krishna fu sorpreso dalla madre.
Ella disse, “Hai mangiato del burro?”
“No io non ho mangiato nulla” rispose il bambino.
“E allora cosa c’è sulla tua bocca?” domandò la madre.
“Quei bambini ce l’hanno messo!”
“D’accordo allora apri la bocca, fammi vedere!” gli ordinò la madre.
Egli aprì la sua bocca ed ella vide l’intero universo ruotare nella sua bocca. Allora ella gli disse “Oh Signore, avevo dimenticato che Tu sei il Signore di questo universo ed è per questo che stavo dubitando di Te!” E s’inchinò davanti la lui.
Allora Shri Krishna, come se niente fosse, disse, “Madre, perché ti inchini davanti a me?”
Gli attentati di Kamsa
Sapendo che il suo futuro uccisore era vivo, Kamsa decise di liberarsene quando era ancora piccolo.
Per cui incaricò una strega di ucciderlo. Questa strega di nome Putana andò in giro per i villaggi fino a che trovò un bambino che veniva lodato come se fosse un essere angelico. Allora decise di ingannare tutti e prendere le sembianze di una donna bellissima al punto da sembrare divina. Avvicinatasi alla casa di Krishna, si presentò dicendo di avere un latte d’ambrosia in grado di donare immortalità a chi lo avesse bevuto… in verità il suo latte era avvelenato.
Così la madre di Krishna le affidò il bambino. Certo Putana non immaginava che sarebbe stato così semplice. Ma quando il bambino cominciò a succhiare il latte, sembrava non smettere mai e succhiò e succhiò fino a che non le portò via anche il soffio vitale.
Dopo la morte della strega, Kamsa decise di mandare un altro demone, che sicuro di sé pensava di sbarazzarsi facilmente di un bambino. Ma quel bimbo era Dio onnipotente e riuscì a fermare anche quel temibile demone.
Indra sfida il piccolo Krishna
Accadeva che ogni anno gli abitanti dei vari villaggi celebrassero il dio della pioggia Indra per ingraziarsi le sue benedizioni. Un giorno Krishna chiese perché stessero celebrando Indra e non tutti gli altri dei e allora perché non la montagna Govardhana che dava loro così tanto sostentamento. Shri Krishna fu così convincente che tutti decisero di celebrare la montagna Govardhana invece di Indra.
Quando Indra venne a saperlo, si arrabbiò così tanto che decise di scatenare un’alluvione per sommergere tutti quei poveri paesani di Vindravan. E fece piovere così forte che quelli non sapevano dove rifugiarsi. Allora Shri Krishna entrò in azione, con un dito sollevò la montagna Govardhana e si poterono tutti rifugiare là sotto e salvarsi.
Come Krishna alzava la Kundalini delle giovani Gopi
A quel tempo nessuno sapeva della Kundalini e della sua importanza. Allora il bambino Krishna usava qualche trucchetto per alzare la Kundalini delle giovani pastorelle, le Gopi. Quando andavano al fiume per prendere l’acqua con il loro vasi, usavano metterlo sulla testa per trasportarlo. Allora mentre camminavano, nascosto da qualche parte, Krishna lanciava dei sassolini per forare i vasi così che l’acqua scendesse lungo la loro schiena. Infatti, Radha che era l’incarnazione di Mahalakshmi, nel fare il bagno nel fiume Yamuna, vi immergeva i suoi piedi andando a vibrare l’acqua. Così quell’acqua vibrata andava a scorrere lungo la schiena delle pastorelle e faceva salire la loro Kundalini.
Certo, quelle ragazze non lo sapevano e non meditavano, per cui poi la loro Kundalini probabilmente rimaneva bloccata da qualche parte… ma, chi lo sa?, magari una di noi è proprio una di quelle Gopi che ha vissuto nel villaggio di Shri Krishna.
La compagna eterna di Shri Krishna, la sua shakti (energia/potere) era Radha, che viveva lei nel suo stesso villaggio. Lei era Alladha Dayani, ovvero colei che da gioia.
Così un altro trucchetto avveniva grazie a Radha. Tutti i gop e gopi che erano con lui dovevano fare la Rasa. Ra è energia, sa significa con, quindi ballare con l’energia che era proprio Radhaji. Lui usava suonare il suo flauto e lei usava ballare. Quindi l’energia passava attraverso le mani di lei per arrivare alle persone presenti e la loro Kundalini sarebbe stata risvegliata in questo modo.
Naturalmente questo poteva avvenire perché le persone del villaggio erano molto innocenti.
Quindi, da questi semplici episodi si vede come fosse tutto un gioco per Shri Krishna, il suo insegnamento era proprio quello infatti: di gioire della propria vita e di vedere il gioco.
Il flauto di Krishna
Shri Krishna usava spesso suonare il suo flauto e la sua musica melodiosa incantava tutti, si dice che persino gli animali si fermassero ad ascoltarlo.
Un giorno Shri Radha si sentì gelosa del flauto che Shri Krishna portava sempre sulle labbra e allora chiese a lui, “Cosa c’è di così speciale in questo flauto che è sempre sulle tue labbra?” Shri Krishna sorrise e disse, “Perché non vai a chiederlo al flauto stesso?”
Allora lei andò e chiese al flauto, “Qual è la tua specialità, che ti permette di essere sempre sulle labbra del mio Signore, del Signore dell’Universo?” Il flauto rispose, “Shri Radha, non lo sapete che non ho specialità? Nessun ego è rimasto in me. Sono una personalità cava. L’unica cosa che so è che il Signore sta suonando una melodia e io l’ascolto e mi diverto a sentire la gente dire che il flauto sta venendo suonato.”
Questa storiella è indicativa dello stato che dovremmo raggiungere nello Yoga. Dal momento in cui il nostro ego e i nostri condizionamenti svaniscono, allora quello che succede è che qualunque cosa noi facciamo, in realtà non facciamo nulla. Il Divino agisce attraverso di noi che siamo completamente connessi e noi gioiamo di ciò e della gioia degli altri.
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Ecco una video che raccoglie alcune delle storie di Bala Krishna, naturalmente in inglese (ma con un delizioso accento indiano).
Bellissimo video,molto poetico: il mio nipotino di 6 anni si è divertito moltissimo, anche se non sono riuscita a tradurgli completamente. Grazie Silvana
Prego, sono contenta che qualcuno abbia visto la video! Io l’ho trovata anche divertente.
grazie zia e bellissimo!Sarebbe bene che tutti i bambini( ma anche yuva,zii e zie ) vedessero questo film. Grazie tante.JSM!
Tu comincia a diffonderlo e vedrai che a breve lo conosceranno tutti! 😉