L’Anahat chakra è anche noto come il chakra del Cuore, perché si trova in corrispondenza del cuore. Come gli altri chakra è diviso in tre aspetti. Nel cuore centro si trovano le qualità di sicurezza di sé e coraggio. Nel cuore sinistro risiede lo Spirito, la pura essenza del proprio essere; manifesta quindi la pura gioia e l’amore per sé stessi. La parte destra del cuore manifesta l’amore verso gli altri, la benevolenza e il senso di responsabilità.
Questo chakra si occupa anche del rapporto coi genitori: nel dettaglio la parte sinistra del cuore è dedicata alla relazione con la propria madre e quella destra con il proprio padre. Se si ha un buon rapporto con entrambi il cuore ne trae beneficio; indipendentemente dal fatto che siano perfetti o meno, mantenere un buon rapporto con loro aiuta molto questo chakra a stare in equilibrio.
Nel cuore risiedono le nostre emozioni, ma è importante non identificarsi con esse ma riconoscersi invece nel proprio Spirito. Questo perché noi possiamo essere felici o infelici, turbati o allegri, tesi o rilassati, e continuiamo ad oscillare tra queste emozioni e sensazioni. Quando siamo nella gioia pura e incondizionata, in uno stato di armonia totale, quello è il momento in cui il nostro Spirito si manifesta.
La gioia non è un sentimento per cui si ride per forza o si mantiene sempre un sorriso sul viso. È la completa armonia interiore, in cui non si oscilla più fra un umore e l’altro, ma si è sempre nella beatitudine e si sente continuamente la propria unione con l’energia onnipervadente del Divino.
Questo stato si può percepire per brevi periodi durante la meditazione agli inizi, ma, proseguendo regolarmente con la meditazione e diventando questo chakra più equilibrato, si presenterà sempre più frequentemente nella vostra vita quotidiana fino a divenire permanente.
In antitesi, il più grande nemico del Cuore è la paura. Affinché il proprio Sé possa manifestarsi, bisogna liberarsi dalle proprie paure. Il fatto è che una volta che una persona diventa uno con il proprio Spirito, niente può danneggiarlo, quindi in tale stato la paura non esiste; viceversa per diventare lo Spirito bisogna avere assoluta fiducia nel fatto di essere protetti dalla propria Madre Interiore, dalla Kundalini.
A questo punto, sarebbe meglio notare che vincere la paura non significa cominciare a fare cose folli, come lanciarsi da un aeroplano, o cose simili. È vero che si è protetti ma bisogna anche usare la propria discriminazione e capire che tale protezione ha una sua intelligenza: ovvero protegge da ogni evento negativo che possa capitare alla persona realizzata, ma non se la sorte viene sfidata in modo spericolato. Peraltro con “paure” si intendono quelle interiori, come per esempio avere paura di parlare in pubblico, di affrontare certe situazioni, di parlare apertamente con le persone, etc.
[…] un posto davvero speciale. Ora, è da notare che l’Inghilterra a livello universale è il chakra del Cuore, mentre Londra è il Cuore dell’Inghilterra (sempre in termini energetici); mentre Hampstead è […]