Capitolo XVI ~ Futilità della ricerca esteriore
- Ashtavakra disse:
Mio caro, tu puoi ascoltare e discutere tutte le scritture religiose che vuoi, ma, fino a che non lascerai andare tutte quelle teorie religiose, non accederai mai alla Conoscenza Interiore del tuo Sé. - Tu puoi gioire, agire e meditare, ma ancora bramerai Ciò che è oltre tutte le esperienze e nel quale tutti i desideri sono estinti.
- Tutti sono in pena nello sforzo di raggiungere un qualche obiettivo, ma non se ne accorgono.
Con la sola comprensione di questa lezione, il fortunato ottiene la serenità. - Il saggio è così disinteressato al successo ottenibile tramite lo sforzo fisico che considera una seccatura persino un battito di ciglio.
Lui è sempre felice anche con niente. - Quando la mente è libera dalle tendenze opposte di ciò che è da fare e ciò che non è da fare, allora uno diventa indifferente al dharma, alla ricchezza, al piacere e anche alla liberazione.
- Chi rigetta qualcosa, prova avversione.
Chi desidera qualcosa esprime avarizia.
Ma chi è libero dal desiderare o dal rigettare non prova né avarizia né avversione. - Fino a che ci sarà sconsideratamente desiderio per le cose del mondo ci sarà il senso di attaccamento e di non-attaccamento per esse.
Questo è la causa dell’esistenza del samsara. - L’indulgenza crea l’attaccamento.
L’avversione crea l’astinenza.
Come un bimbo, il saggio è libero da entrambi e così vive sereno. - Uno che sia attaccato al mondo pensa che rinunciandovi si risolleverà dalla sua miseria.
Uno che non sia attaccato a niente è libero da ogni dispiacere persino vivendo nel mondo. - Colui che è fiero della sua liberazione e del suo corpo considerandoli come propri, non è né uno yogi né una persona illuminata.
Egli soffre, vittima del proprio orgoglio. - Persino se Shiva, Vishnu o lo stesso Brahma nato dal loto ti istruiscano in spiritualità, fino a che non ti libererai completamente dai pensieri, non potrai percepire e conoscere il tuo Sé.
dharma: merito (religioso o morale), comportamento virtuoso e giusto
Brahma: il principio creatore del mondo; Vishnu: il principio preservatore del mondo; Shiva: il principio del testimone del mondo e suo distruttore. I tre principi insieme costituiscono la Trimurti.