Capitolo I ~ Ricerca della Realizzazione del Sé
- Raja Janaka chiese:
Maestro, come può essere raggiunta la Conoscenza, acquisito il distacco e ottenuta la liberazione? - Ashtavakra rispose:
Se tu desideri ottenere la liberazione, abbandona le passioni come fossero veleno.
Cerca il perdono, la semplicità, la compassione, la soddisfazione e la verità come fossero un nettare. - Tu non sei né la terra, né l’acqua, né il fuoco, né l’aria o lo spazio. Per liberarti, sappi essere il testimone di tutti questi elementi come Sé Consapevole.
- Se tu distacchi te stesso dal corpo e ti abbandoni allo stato di pura consapevolezza, tu diverrai contento, pacifico e libero da ogni legame immediatamente.
- La tua anima non appartiene ai Brahmani e a nessun altra casta, non si classifica per età o secondo una qualche idea derivata dai sensi.
La tua anima dimora nella felicità quando è senza attaccamenti, non presenta alcuna forma apparente ed è testimone di tutto. - Rettitudine e disonestà, piacere e dolore sono connessi con la mente e non con il tuo Sé interiore.
Tu non sei colui che agisce e nemmeno colui che gode dei frutti delle azioni.
Tu sei sempre libero. - Se sei il testimone di tutto allora sarai completamente libero; la schiavitù è essere qualcosa diverso dal testimone.
- Credere che “Io sono colui che fa” è come il morso di un velenoso serpente.
Realizzare invece che “Io non faccio nulla” è il delizioso nettare della felicità. - La sola comprensione di essere solo Pura Consapevolezza brucia la foresta dell’ignoranza. Sii oltre le illusioni e sarai felice.
- Senti l’estasi, la suprema beatitudine nel momento in cui realizzi questo mondo essere irreale proprio come quando scopri che quello che credevi un serpente è in realtà una semplice corda; sappi questo e sii felice.
- Se tu pensi di essere libero, allora sei libero. Se tu pensi di essere vincolato, allora sei vincolato. È giustamente detto: tu diventi quello che pensi.
- Il Sé è il solitario testimone, onnipervadente e perfetto; è calmo perché è libero da pensieri, da attaccamenti, da attività e da desideri: è solo il pensiero a farci credere che sia come un qualsiasi oggetto del mondo.
- Medita sul Sé che è immutabile, consapevole e non-duale.
Liberati dall’illusione che ci sia separazione fra ciò che dentro e fuori di te. - Mio caro, a lungo ti sei identificato con il tuo Ego. Fa che il tuo Sé neutralizzi questa falsa identificazione con la spada della Pura Conoscenza. Così sarai felice.
- Tu sarai ora e per sempre libero, luminoso, trasparente, fermo.
Il tuo unico impedimento è che stai ancora cercando di placare la tua mente. - Questo mondo viene da te ed in te si insinua.
In realtà, tu sei una consapevolezza superiore: non confinarla in un pensiero limitato. - Tu sei incondizionato, immutabile, senza forma.
Tu sei solido, imperscrutabile, imperturbabile.
Fa sì che il tuo intelletto non sia turbato da desideri inadeguati che ti arrivano dal mondo. - Se riconosci che l’apparente è non reale e l’immanifesto è perpetuo, eviterai di ricadere nell’illusione di nuovo.
- Così come un’immagine esiste sia fuori che dentro di uno specchio, così Dio si trova dentro e fuori il corpo.
- Così come lo stesso spazio esiste fuori e dentro una tazza, allo stesso modo l’eterno e onnipresente Brahma esiste fuori e dentro tutti gli elementi naturali.
Brahmani: casta indiana dei sacerdoti.
Brahma: indica il principio eterno, immutabile e onnipervadente di Dio.
Esiste un’analogia tipicamente usata per distinguere ciò che è reale da ciò che è illusorio. Si dice che nell’oscurità, toccando una corda si può pensare di aver toccato un serpente; ma poi nella luce ci si accorge che è una semplice corda. Allo stesso modo, nell’ignoranza, come nel buio, si crede reale ciò che non lo è. Nella vita quotidiana, spesso la mente manipola realtà e fa credere qualcosa diverso da quello che è in realtà.