Conosci Te Stesso
Conoscere sé stessi tramite le vibrazioni è il primo capitolo del Grande Libro della Conoscenza.
Come la vostra Kundalini sale dentro di voi, questa energia è in grado di “illuminare”, ovvero attivare, il vostro sistema nervoso autonomo e renderlo “sensibile” a questa energia che chiamiamo vibrazioni. Per prima cosa comincerete a percepire voi stessi, tramite chiare percezioni sulle vostre mani grazie che sono connesse al sistema sottile grazie al sistema nervoso autonomo e in seguito potrete avere una percezione diretta dei vostri chakra interiorizzando la vostra attenzione.
L’energia Kundalini si manifesta come una brezza fresca e quando passa attraverso i chakra li cura e il lavoro sottile fatto su di essi si riflette sulle mani: potrete sentire pizzicore, calore, pesantezza e sensazioni simili; in questi casi, in gergo sahaj, si dice che il chakra ha un blocco (in inglese catch). Nel caso in cui invece la vostra Kundalini passa attraverso i vostri chakra senza incontrare ostacoli, allora percepirete fresco sulle corrispettive parti della mano.
Con la pratica quotidiana, vi accorgerete che percepirete dei segnali pressoché fissi su alcune dita e altri variabili. Questo avviene perché naturalmente esiste uno stato interiore vostro, al quale si va a sommare quello che assorbite durante la giornata o in particolari situazioni della vostra vita.
Una volta che avrete monitorato voi stessi in questo semplice modo, potrete intervenire con le varie tecniche suggerite per aiutare i vostri chakra a migliorare.
Logicamente lo stato ideale è quello in cui tutti i chakra risultano essere freschi e armoniosi.
TUTTI sono in grado di raggiungere questo stato con la dovuta dedizione e perseveranza. Non ci sono limiti di età, etnia, provenienza culturale, ecc.
Il temine ultimo sarà quello in cui tutti chakra sono a posto (in gergo sahaj si dice “completamente aperti”) e in cui lo Spirito è manifesto. In questo stato di completa consapevolezza senza pensieri, allora la percezione del mondo, della realtà diventa diretta. Non sarà più necessario usare le mani: lo Spirito sa, perché è Uno con il Tutto.
Conosci il mondo
Quello che abbiamo descritto è solo uno dei modi di usare le vibrazioni, per conoscere se stessi.
Una volta che avrete preso confidenza con questo strumento che avete naturalmente a disposizione, potrete utilizzarlo anche per conoscere il mondo. Infatti tutto il mondo è permeato dell’energia che abbiamo detto essere dentro di noi, la Kundalini; questa stessa energia diffusa a livello universale è detta Paramchaitanya in sanscrito. Una volta che si stabilizza lo yoga, ovvero l’unione, della vostra energia interiore con l’energia universale, potrete accedere alla conoscenza di tutto… proprio come quando il computer si connette con Internet.
Per esempio, mettete le vostre mani verso un oggetto o una foto qualsiasi (naturalmente dopo aver alzato la vostra Kundalini per stabilire la connessione, o yoga) e verificate cosa percepite. Poi orientate le mani verso qualcosa di diverso e vedete cosa percepite. Avendo a disposizione la mappa dei chakra, è possibile in modo automatico associare la rilevazione appena effettuata con lo stato sottile dell’oggetto esaminato. Anche gli oggetti, per quanto siano esseri inanimati emettono vibrazioni, in quanto anch’essi sono sottoposti all’energia dall’ambiente in cui si trovano, oppure assorbono l’energia di chi li ha realizzati.
In generale è noto in Sahaja Yoga che gli oggetti in plastica sono neutri, non emettono vibrazioni e non le assorbono, a causa della loro natura intrinseca. Sono un po’ come esseri “morti”. Ma un oggetto d’arte fatto, per esempio, in ceramica da un artista realizzato può emettere delle vibrazioni molto forti.
Sentendo poi le vibrazioni della foto di una persona e poi le vibrazioni di un’altra foto della stessa persona, potreste eventualmente sentire qualcosa di diverso nei due casi; questo può aiutarvi a comprendere meglio che in momenti diversi si può avere uno stato interiore diverso.
Trasforma il mondo
Un altro modo per usare le vibrazioni è per “trasformare il mondo”.
Ovvero noi possiamo sia percepire le vibrazioni di noi stessi e di tutto quello che ci circonda che orientare le vibrazioni verso noi stessi e tutto quello ci circonda.
Per esempio se portate le vostre mani verso un qualsiasi oggetto, nello stato di meditazione in cui la vostra Kundalini fluisce dentro di voi, allora potrete orientare le vostre vibrazioni verso quell’oggetto.
Quindi voi potete cambiare lo stato spirituale di tutto ciò che ci circonda, in altri termini diventate auspichevoli. All’inizio, per alcuni, sarà necessario portare l’attenzione e usare le mani per orientare questa energia. Ma piano piano, questo avverrà automaticamente, tutto il vostro essere emanerà questa energia positiva e tutti, inclusi voi stessi, ne gioveranno. Un tipico uso di questa capacità è usare le vibrazioni per il cibo che mangiato, in modo che acquisisca buone vibrazioni prima di essere mangiato.
In questo modo tutto il mondo può essere trasformato, migliorato, senza dire una parola, senza predicare, ma solo con la propria presenza positiva. Non è una questione di fede, ma di esperienza.
Per esempio, se vi trovate in una situazione difficile, invece di farvi venire un gran mal di testa nel cercare la soluzione, provate a fare così: alzate la vostra Kundalini, rimanete un paio di minuti tranquilli in silenzio, poi orientate questa energia positiva verso il problema, desiderando che essa lo risolvi in qualche modo, senza porvi aspettative.
I sahaja yogi usano fare un bandhan in questi casi: si tiene la mano sinistra ferma e la mano destra viene ruotata in senso orario davanti al palmo aperto della mano sinistra; nel contempo si chiede a questa energia, la Kundalini, di risolvere il problema. A volte la soluzione del problema non è quello che ci si aspetta, ma è quello che poi ci aiuta a stare meglio a livello interiore.