Il bene più grande è di non cercare di fare del bene,
ma di permettere a te stesso di diventarlo.
La persona comune cerca di fare cose buone,
per poi scoprire che non è possibile farlo continuamente.
Il Maestro non forza la virtù negli altri,
così è in grado di eseguire il proprio compito.
La persona comune che usa la forza,
scoprirà che non riuscirà a combinar nulla.
La persona gentile agisce dal cuore
e porta a compimento molte cose.
La persona retta agisce per pietà,
eppure lascia molte cose incompiute.
La persona morale agirà per dovere
e quando nessuno risponde
tirerà su le maniche e userà la forza.
Quando il Tao è dimenticato, c’è la rettitudine.
Quando la rettitudine è dimenticata, c’è la moralità.
Quando la moralità è dimenticata, c’è la legge.
La legge è la buccia della fede,
e la fede è l’inizio del caos.
Le nostre idee di base non vengono dal Tao
perché vengono dalla profondità della nostra ignoranza.
Il Maestro si attiene al frutto e non alla buccia.
Questi dimora nel Tao
e non nelle cose che lo celano.
Così è come egli cresce in saggezza.