Canti dell’Esperienza

La Risposta della Terra

La Terra sollevò il capo
dall’oscurità terrificante e tetra.
La sua luce svanì:
Agghiacciante terrore!
E i suoi riccioli coperti di grigia disperazione.

Imprigionato su un umida spiaggia
Una lucente Gelosia mantiene la mia tana
Fredda e imbiancata dalla brina
Piangendo
Odo il padre degli uomini antichi.

Padre egoista degli uomini
Crudele, gelosa, egoista paura
Può il diletto
Incatenato nella notte
Portare le vergini della giovinezza e del mattino?

La primavera nasconde forse la sua gioia
quando le gemme e i boccioli crescono?
E il seminatore?
Semina forse di notte?
E l’aratore ara forse nel buio?

Spezza questa pesante catena
Che raggela le mie ossa.
Egoista! vano!
Eterna sventura!
Che l’Amore libero ha ridotto in schiavitù.

Questa poesia è chiaramente un’invocazione alla Terra, al principio della Madre Terra, infatti all’inizio dice “la sua luce svanì” usando il termine inglese “Her” che vuol dire “di lei”.
Purtroppo i maliziosi tendono a interpretare “l’amore libero” con qualcosa che non è; per comprendere il senso di questa espressione, bisogna aver vissuto un po’ in Inghilterra. La tendenza di quella società è di controllare sempre i propri sentimenti, positivi o negativi che siano, di costringerli in compartimenti stagni impedendo loro di manifestarsi apertamente. La paura è il controllore di questi sentimenti, una paura che da l’illusione di proteggere. Sicuramente in quel periodo, questo problema era ancora più fortemente sentito rispetto ad ora.
Blake si chiede come sia possibile che una creatura innocente quale è un bambino poi perda la sua innocenza e quindi la sua gaiezza nel crescere (“la primavera nasconde forse la sua gioia…”).
Blake nota come la gente cerchi il “diletto nella notte”, intendendo con questo sia il fatto di cercare il piacere nel sesso o comunque in vizi che fanno decadere la propria innocenza; allora andando dietro a questi vizi della notte, ovvero ci si allontana dalla luce del mattino e dalla gioia, dalla spensieratezza della propria Castità di Gioventù (Vergini della giovinezza). Castità non è intesa come astensione (ovvero rimanere single tutta la vita), ma come attitudine interiore di non essere attanagliati dalla ricerca del piacere (di qualsiasi genere); in definitiva – osserva Blake – se uno è in gioia, nella luce non ha mica bisogno di cercare il vizio, il buio (l’aratore ara forse nel buio?).

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