Discorso di Claes Nobel alla Royal Albert Hall

Questo discorso introduttivo è stato tenuto da Claes Nobel in occasione di un programma pubblico del 3 Luglio 1997, presso la Royal Albert Hall di Londra.

La vita è veramente piena di sorprese. Dopotutto ci stiamo incontrando qui, inspirati dal messaggio e dall’opera della Santa Madre Shri Mataji Nirmala Devi che, pur assente fisicamente, è certamente presente spiritualmente.
Claes Nobel Londra 1997Non è nemmeno presente l’Ayatollah Rouhani, di cui abbiamo appena ascoltato una lettera meravigliosa in cui loda l’opera e la missione della Santa Madre sottolineando anche l’importanza del ruolo delle donne nel mondo e francamente soltanto 36 ore fa non sapevo neanch’io che mi sarei ritrovato qui, alla Royal Albert Hall, a rivolgermi a questo pubblico.
Detto ciò, vorrei dirvi che ho una visione, la visione di un mondo migliore, più sicuro, più equilibrato di quello in cui attualmente viviamo. È un mondo in cui gli esseri umani vivono in armonia e in pace con sé stessi e con la natura. Queste parole possono apparire altisonanti, è senz’altro una visione ambiziosa: troverò mai un modo di tradurla in realtà?
Sì, voglio condividerla con voi e definire il senso dell’incontro di stasera con sole dieci brevi parole che indichino come poter realizzare questa globale trasformazione del mondo. Esse sono: idee giuste, parole giuste, azioni giuste, subito, proprio qui. La parola chiave è ovviamente “giusto”. Il mondo è in lotta per ciò che è giusto. Quello che è giusto per te, potrebbe essere sbagliato per me e viceversa, è relativo. Occorre dunque un punto di riferimento per poter distinguere il giusto dall’errato, il vero dal falso.
Stasera Shri Mataji ci mostrerà cosa è giusto. Stasera Shri Mataji ci darà il potere di diventare maestri del nostro proprio destino. E stasera saremo guidati dall’esperienza della Realizzazione del Sé verso la luce del vero e conosceremo tutti la verità assoluta e la pace assoluta.


Cento anni fa, Alfred Nobel istituiva il suo premio Nobel per la Pace, premio che onora gli alti meriti. Abbiamo premi per la chimica, la fisica, la medicina, la letteratura e per la pace. Fra tutti ritengo che quello per la pace sia il più nobile. Vorrei anche aggiungere che, cento anni fa, a Parigi, Alfred Nobel diede ascolto ad una donna, Berta, sua segretaria: fu lei a suggerirgli di usare le sue grandi ricchezze per migliorare il mondo.
Stasera noi ascoltiamo un’altra donna, ascolteremo il messaggio di Shri Mataji. Mi sento particolarmente inspirato da mio zio e da Shri Mataji.
Alfred Nobel parlava molto di pace, temeva infatti che la sua invenzione, la dinamite, che doveva servire a creare porti e gallerie, venisse utilizzata per la guerra. Oggi negli arsenali militari essa è come un petardo, ma allora era il materiale più distruttivo. Alfred Nobel concepiva fondamentalmente la pace come assenza di guerra, ma vi assicuro che la pace è molto più che assenza di guerra.

Credo che la pace si manifesti in quattro aree specifiche. La prima è la pace che un essere umano consegue con se stesso: come trattiamo la nostra mente, le nostre emozioni, i nostri sentimenti, il nostro corpo? Siamo schiavi di qualche maestro o siamo il nostro proprio maestro?
Fino a che non si ottiene la pace interiore, è impossibile creare la pace nel mondo. E il modo più sicuro per creare la pace nel mondo è quello di creare movimenti di massa che includano tutte le religioni e filosofie, tutte le imprese – siano esse politiche o scientifiche. E questo sarà l’argomento di stasera.

Shri Mataji Nirmala DeviRealizzazione del Sé. Cosa significa Realizzazione del Sé? Significa che dobbiamo realizzare qualcosa, ma che cos’è questo Sé? Signore e Signori, il Sé in noi è il potere divino, cosmico, presente in ciascun individuo, ma allo stato dormiente nella maggior parte di noi.
I maestri spirituali dell’antichità lo conoscevano e ne parlavano, ma il segreto dei segreti è rimasto deliberatamente nascosto, fino a che Shri Mataji, con grande coraggio e saggezza, non ha deciso di venire sulla Terra, in questo momento critico della storia, per dividere con noi la sua conoscenza e la sua saggezza che è Sahaja Yoga, che è l’immediata Realizzazione del Sé, che è la Kundalini, manifestazione del principio dormiente, presente in tutti noi; ed ancora per far sì che la Kundalini si alzi e si realizzi quanto è scritto nella Bibbia: “Siete stati creati a mia immagine”.

Questa è la prima categoria, la prima sfera della pace, quella che abbiamo dentro di noi.
La seconda è la pace che stabiliamo con gli altri, in famiglia, nella nostra comunità, nel nostro Paese, la pace che manteniamo con gli altri gruppi etnici e con le altre religioni, quella pace che fa realmente diventare ascoltatori attivi poiché solo in qualità di ascoltatori attivi potremo essere capaci di metterci nei panni degli altri. Soltanto dopo aver assunto il loro punto di vista potremo comprendere ciò che cercano di esprimere.
Parliamo sempre, parliamo, parliamo. Mia moglie (che non è qui questa sera) dice “Claes, parli troppo, non ascolti”. Ho così cominciato a mettere in pratica quello che lei definisce ascolto attivo.

La terza sfera di pace è quella da cui sono stato originariamente attratto. Dopo sono un europeo, un uomo d’affari svedese, perché dunque mi sono spinto a parlare il linguaggio della spiritualità e a chiedermi: “È qui la speranza del futuro?”
Mi trovo qui perché provo un profondo rispetto per la natura. Il dr Albert Schwitzer, insignito con il Nobel per la pace, dopo aver lavorato tanto, nel cercare di trovare una frase che potesse esprimere tutte le sue conoscenze, tutta la sua filosofia, ne coniò una: “Rispetto per la vita”.
La Natura nella sua variegata manifestazione non è altro che un insieme di esempi di vita; e vorrei dirvi, cari ricercatori della verità, che noi nella nostra ignoranza, nella nostra avidità, nella nostra brama di potere siamo in procinto di distruggere la sola cosa che renda unico questo pianeta: la vita sulla Terra. (applausi)
E peraltro non conosciamo nessun altro pianeta nell’universo che ospiti questo miracolo. La Terra è come un gioiello blu sospeso nello spazio ed esiste una sola terra e questa terra è fragile, dobbiamo quindi prendercene cura e rispettarla.
La terra è chiamata anche Natura. Non possiamo infrangere le sue leggi, dobbiamo vivere in accordo con esse, se le trasgrediamo Madre Terra ci spezzerà. E noi siamo la sola specie tra non sappiamo quante specie esistono (cinque, dieci, quindici milioni) ma sappiamo che attualmente stiamo portando all’estinzione ben 250 specie al giorno!!! È come se stessimo deliberatamente tirando via uno dopo l’altro un filo dal tessuto della vita. Madre Natura non ci lascerà continuare senza correggerci, proprio come si deve fare con bambini disubbidienti.

La quarta sfera di pace è quella che dovremmo stabilire con Dio. Tutte le religioni o gruppi che in nome di Dio levano armi per distruggere i loro nemici non si attengono alle leggi di Dio. Il mondo non dovrebbe conoscere la violenza (applausi). E nemmeno la guerra.

Chiamo queste 4 sfere di pace ETICA della TERRA. Stasera ascolteremo meglio dalle parole della Santa Madre come creare un punto di riferimento, come discriminare se ci troviamo di fronte ad un ciarlatano o un truffatore o invece una persona onesta e genuina.

Siete giunti qui stasera da diverse esperienze di vita. Come voi, anche io sono stato un ricercatore della verità.
Sto cominciando a discernere la verità piuttosto chiaramente. Lasciatemi dire che considero la vita sulla Terra come una specie di scuola, in cui apprendere il perfezionamento e la purificazione. Sulla Terra tutto è interdipendente, interattivo, interconnesso e, come credo avvenga nei cieli, ogni azione ha una reazione, ogni effetto ha una causa ed ogni causa un effetto. Shri Mataji sa tutto sulle leggi, invisibili, spirituali che operano infallibilmente, come le leggi di gravità. Tutte queste leggi invisibili sono sempre in azione, noi dobbiamo soltanto riconoscerle e percepirle.
Mi sento molto a mio agio con gli insegnamenti di Shri Mataji e con Lei stessa. Lo dichiaro perché nella Bibbia c’è un detto tra i tanti: “Riconoscere l’albero dai suoi frutti” e perché ho avuto modo di incontrare molti sahaja yogi in diverse parti del mondo, provenienti da diversi paesi: sono tutte persone splendenti che letteralmente irradiano pace interiore ed equilibrio. Sono esseri speciali.
Avete seguito finora o siete in procinto di seguire delle persone che, ritengo, potrebbero auto-definirsi “Ambasciatori della Terra” e, dopo l’incontro di stasera, sono sicuro che sarete in grado di vedere chiaramente come distinguere il vero dal falso e realizzerete che la fede cieca e o il fanatismo non hanno senso. Alla fine tutto ciò procurerà infelicità conflitti e anche guerra.
Signore e Signori, so che il futuro è nelle vostre mani, e so anche che il futuro del pianeta risiede nel cuore degli uomini.

Ora vorrei concludere il mio intervento con una favola indiana.
Nel 1992, in occasione della conferenza di Rio de Janeiro, chiesi ad un asceta indiano, che si trovava lì, se riteneva che ci fosse ancora speranza per il futuro. Mi disse: “Mr. Nobel le risponderò così:

Quando il buon Dio creò la Terra, si sentiva molto felice e soddisfatto, era davvero la sua più bella creazione dell’universo e decise di festeggiare con un banchetto, a cui invitò tutti gli angeli e i demoni. Non appena arrivarono gli ospiti diede loro il benvenuto e facendo un brindisi disse: “C’è una sola regola che dovete rigorosamente osservare mentre vi divertite per celebrare la mia creazione: non potete mai piegare i gomiti”. I demoni reagirono male e dissero: “Non vogliamo più partecipare a questo banchetto. Come potremo mai divertirci senza piegare i gomiti?” Ed andarono via. A quel punto la festa ebbe inizio, gli angeli si divertirono molto e il buon Dio ne fu molto contento.

Ma come potevano mangiare e bere senza piegare i gomiti? Credo che abbiate capito la morale della favola.”
Gli angeli si cibarono l’uno con l’altro, condividendo ogni cosa e prendendosi cura reciprocamente. Ed è questo che noi dobbiamo fare insieme in futuro.

Grazie molte

 

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