Esistono diversi mantra che si possono usare per migliorare i propri chakra: alcuni in lingua sanscrita, altri nella nostra comune lingua parlata. Il lettore è libero di praticare quelli con cui si sente più a suo agio.
Come abbiamo già detto in un precedente articolo (Mantra in Sahaja Yoga), non è necessario ripetere i mantra ad oltranza. Bastano una o poche volte, l’importante è che siano detti col cuore.
Il mantra base è molto semplice e assume sempre la stessa forma:
Om Shri … Namo Namaha
che significa “Omaggio a Shri … “, dove Om è la sillaba Omkara. Nel pronunciare Namaha, la “a” finale non si prolunga ad oltranza, ma si ferma dopo averla pronunciata (come nella registrazione); mentre la “h” si pronuncia.
Affermazioni in italiano
Lato sinistro
Io sono il maestro di me stesso
Centro
A livello centrale, che è il canale dell’evoluzione, devono essere riconosciuti come Maestri i vari maestri primordiali e anche Shri Mataji che ci ha dato tutta la conoscenza di Sahaja Yoga. Per cui possiamo dire:
Shri Mataji (Guru Nanak, Confucio, Abramo, ecc.), in verità, Tu sei il mio Maestro.
Lato destro
A questo livello, invece, il principio di maestro è rivolto verso l’esterno, ovvero si sviluppa la capacità di diventare maestri nel proprio lavoro o nella propria arte, ma anche nella vita quotidiana nella capacità di saper gestire al meglio la propria vita e magari anche aiutare gli altri. Per cui a questo livello si può dire:
Io sono un maestro
Mantra in sanscrito
In questo caso, al mantra base andremo ad aggiungere il nome di Adi Guru Dattatreya, ovvero:
Om Shri Adi Guru Dattareya Namo Namaha
oppure i nomi dei vari maestri (Mosè, Socrate, Lao Tse, ecc.), uno per volta; per esempio:
Om Shri Socrate Namo Namaha
Non riportiamo l’audio per questa volta, perché è del tutto simile a quello fornito nelle altre lezioni (vedi per esempio Mantra per lo Swadisthan chakra).