Il quarto chakra è il chakra del Cuore o Anahat chakra e si trova in corrispondenza del plesso cardiaco. A livello fisico esso si prende cura del cuore, dei polmoni e della ghiandola del timo; mentre a livello sottile è la sede del proprio Spirito. Sulle mani corrisponde al mignolo, mentre sui piedi al quinto dito.
In corrispondenza dei tre canali energetici (Ida Nadi il sinistro, Pingala Nadi il destro e Sushumna Nadi il canale centrale), questo chakra manifesta diverse qualità.
In particolare, nel lato sinistro si trova il nostro Sé (detto in sanscrito Atma), che corrisponde alla pura essenza di noi stessi; lo scopo primario della realizzazione del Sé è proprio di permetterci di diventare consapevoli di questa nostra vera essenza. Le illusioni del mondo (o meglio della mente) tendono ad allontanare la nostra attenzione da questa consapevolezza e così il nostro Spirito tende a ritirarsi nella sua dimora, non manifestando le sue bellissime qualità che ci elevano e ci donano uno stato di benessere e gioia imperituri.
Il chakra del Cuore nel lato sinistro ci dà quindi la percezione di una gioia incondizionata, ma è l’aspetto di lato destro (Pingala Nadi) che ci permette di trasmettere questa gioia agli altri, attraverso la nostra azione o semplicemente la nostra presenza. Le qualità principali del Cuore destro sono infatti la benevolenza e l’essere responsabili.
Al centro invece (Sushumna Nadi), risiedono il coraggio e la fiducia in sé stessi. Ovviamente tutti questi aspetti sono correlati fra loro.
Simboli
Elemento: Aria
Colore: Rosso
Pianeta: Venere
Giorno: Venerdì
Pietra: Rubino
Tradizioni
Corrispondentemente a tutti gli aspetti del chakra del Cuore descritti sopra, esistono altrettanti archetipi nella tradizione indiana (e non) che illustriamo i seguito.
Il Cuore sinistro e il Principio del Sé
Il principio dell’Atma (lo Spirito) è rappresentato da Shri Shiva. Shri Shiva, facente parte della Trimurti, è il testimone della creazione e altresì il suo distruttore. Shri Shiva è immaginato risiedere sul monte Kailash (nelle Himalayas) costantemente immerso in uno stato meditativo. La sua shakti (energia femminile) è Shri Parvati (vedi articolo Shri Shiva e Shri Parvati).
Il Cuore centro e il Principio della Madre
Il principio primordiale che risiede nel cuore centro è quello della Madre, colei che protegge i figli da ogni pericolo e che quindi infonde coraggio in virtù della protezione che ella stessa elargisce. L’archetipo che ad esso corrisponde nella tradizione indiana è quello di Shri Durga. Shri Durga è la deità che interviene per proteggere i bhakta (devoti) ogni qualvolta i pericoli li minaccino. Lei è molto potente: ha un migliaio di braccia e cavalca una tigre/leone (simbolo del coraggio); è così potente che gli stessi dei la temono (vedi articolo Creazione di Shri Ganesha), ma anche ne hanno rispetto e devozione.
Molto belle sono la descrizione della sua creazione che si trova nel celeberrimo Devi Mahatmyam e la celebrazione delle sue lodi e gesta riportate nel Mahishasura Mardini Stotram scritto da Adi Sankaracharya.
Inni e rappresentazioni del principio della Madre sono comunque riportati in moltissime tradizioni (vedi articolo La Grande Madre nelle antiche culture).
Il Cuore destro e la benevolenza
L’aspetto fondamentale del Cuore destro è quello di permetterci di diffondere il nostro amore verso gli altri; per cui le qualità caratteristiche sono la benevolenza e il senso di responsabilità.
Nella storia è esistito qualcuno che ha completamente manifestato i principi del Cuore destro: Shri Rama; la sua shakti è Shri Sita. Le sue gesta sono descritte nel famoso poema epico: il Ramayana. Shri Rama è considerato il settimo avatar di Shri Vishnu, così come abbiamo visto nella sezione dedicata al Nabhi chakra, e il suo compito fu di riportare l’ordine e la rettitudine nel suo paese, nonché di sconfiggere terribili demoni che recavano danno e sofferenza agli esseri umani.