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6 commenti

  1. toccate le mie corde è un argomento a me caro,,,,il depresso nn comunica i suoi disagi,,,se nn con scatti d’ira la famiglia viene allontanatadagl’addettidel settore che riempiono di psico farmaci le persone con questo disagio ci si presenta un muro di gomma

    1. In effetti è una situazione delicata. Invece di amore ti danno pillole.
      Mi ricordo un amico universitario che diceva di essere depresso e diceva che i suoi genitori non gli davano amore (era pure figlio unico). E loro per risolvere il problema lo avevano mandato dallo psicoanalista che gli dava delle pillole… terribile! (senza offesa per gli psicoanalisti seri che non fanno queste cose)
      Se si pensa che questa robaccia si da pure ai bambini mi viene proprio da piangere.

  2. Giovanna PIzzulli

    Ciao Silvana, sarebbe… diciamo “bello”… se non è ancora presente in questo sito , inserire un articolo sulla morte, sulla sua natura, su come affrontarla se riguarda un nostro caro…può sembrare “macabro” ma penso che a tanti, come a me (dato che mi riguarda in prima persona) potrebbe essere di una certa utilità, soprattutto nell’ambito della depressione (che in tanti casi ha alle spalle un lutto). Con stima, Giovanna

    1. Ho scritto qualcosa, che non riguarda precisamente la morte ma il nostro ciclo vitale, in La teoria dell’evoluzione spirituale nella tradizione orientale.
      La morte è praticamente solo un passaggio tra una vita e l’altra. Quando moriamo, la nostra anima lascia il corpo e va in una sorta d limbo (preta loka) fino a che non si reincarna. La nostra rinascita (luogo, famiglia, situazione) è regolata a seconda del nostro Karma, ovvero quello che abbiamo fatto nella vita precedente. Nel corso della vita dovremmo migliorare, evolvere, se desideriamo ottenere la nostra Realizzazione. Questo è quello che succede nella norma.
      Ci sono casi in cui le persone che muoiono non vanno nel limbo, ma rimangono sulla terra e così non possono rinascere. Questo succede quando per qualche motivo rimangono attaccati alla terra, o perché sono ambiziosi, oppure perché sono attaccati a qualcuno, o perché hanno subito soprusi o sono morti di morte violenta (come nel film Ghost). I casi sono vari e molto diversi. Questi spiriti allora vanno nel subconscio o nel sopraconscio collettivo e possono disturbare le persone viventi. Non tutti gli spiriti sono cattivi, certo, però è giusto che riprendano il loro percorso.
      In ogni caso, una persona realizzata non dovrebbe preoccuparsi di queste cose. Shri Mataji ha detto, parlando del caso di una signora posseduta: “Naturalmente l’ho curata, perché in Sahaja Yoga potete, attraverso le vibrazioni d’amore, questo Amore Divino di cui vi ho parlato. Potete vincolarli e attraverso questo vincolo inviarli nel preta loka e così spariscono”.
      Sinceramente non mi sono mai interessata dell’argomento più di così e pensare ai morti non ci fa bene, perché sono solo un ricordo, un qualcosa che ci lega al passato, mentre noi dovremmo essere nel presente.

  3. ciao Silvana…una domanda??ma come facciamo a capire se dentro di noi cè un bhoot???perkè per esempio io ho il lato sinistro bloccato (anke se in verità in questi giorni sto iniziando a sentire anke alla mano sinistra la brezza fresca, sopratutto ieri poi mi è successa una cosa incredibile mentre facevo il pediluvio ho sentito la brezza fresca su tutte e due le mani cosi forte ke infatti incredula mi guardavo intorno ancora per caso c era qualke finestra aperta, perkè poi è incominciata a salire sulle braccia fino ad arrivare sulla faccia ,ma poi si è fermata li , cmq è stato fantastico!!!)tu saresti in grado di percepire se qualcuno è posseduto per esempio???ti saluto ….e ti ringrazio in anticipo….:)

  4. Eh si, penso proprio che capiti a tutti di cercare le finestre aperte 😀
    Se hai sentito così fresco, allora vuol dire che stai procedendo bene e che l’energia è riuscita a fluire.
    Veramente non so se sono sempre in grado di sentire se c’è un bhoot, qualche volta sì mi è capitato.
    Secondo me, comunque, non bisogna preoccuparsi troppo dei bhoot, nel momento in cui noi miglioriamo noi stessi, quelli se ne vanno automaticamente perché non hanno più niente a cui attaccarsi. Lo stesso vale per le persone che ci danno fastidio e ci danno problemi: nel momento in cui noi miglioriamo, quelli non sanno più come disturbarci… e a volte succede che pure loro cambino!
    Se ne ho parlato è solo per far capire alle persone che certi sentimenti negativi non vengono da noi, ma dall’esterno. In questo modo uno dovrebbe riuscire a distaccarsi dicendo che quei pensieri e sentimenti negativi non ci appartengono.

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