Prima meditazione: il risveglio della Kundalini

La prima meditazione che vi presentiamo consiste nel “risveglio della Kundalini” ed è chiamata anche “realizzazione del Sé”. È la prima meditazione che di solito facciamo per permettere alla Kundalini di risvegliarsi e per prendere confidenza con il nostro sistema sottile. È una meditazione breve e non vi prenderà più di 10 minuti, ma al tempo stesso vi darà già un’idea della semplicità del metodo e della sua capacità di farvi stare bene.
Una volta che la vostra Kundalini è risvegliata, essa rimane sempre attiva, perché quando essa sale la prima volta, crea il suo cammino, ovvero il canale centrale attraverso il quale si può muovere. Naturalmente stiamo sempre considerando dei fenomeni energetici che non sono visibili ad occhio nudo. Se siete persone particolarmente sensibili, magari sarete in grado di percepire la sua ascesa come una sensazione piacevole di fresco che si diffonde dalla parte bassa della vostra colonna vertebrale verso l’alto e fuori esce dalla cima della testa (Sahasrara chakra).
Anche se questa è la prima meditazione, potete ripetere questa meditazione quante volte volete e potrete verificare cosa provate nelle volte successive.

Shri Maraji e uno yogi
Gli albori di Sahaja Yoga: Shri Mataji sente la Kundalini sulla testa di uno yogi

Procedimento

Sedete a terra con le gambe incrociate oppure su una sedia, con la schiena dritta ma non rigida. È importante stare comodi altrimenti l’attenzione sarà richiamata dal disagio e alla fine invece di sentirvi più rilassati, vi sentirete più stressati di prima.
L’esercizio si svolge mantenendo la mano sinistra posata sul grembo con il palmo verso l’alto e portando la mano destra su alcune parti del corpo lungo il nostro lato sinistro, ripetendo alcune semplici affermazioni dentro di noi. Il lato destro è il canale dell’azione, mentre il lato sinistro è il canale del desiderio (canali energetici solare e lunare).
Vi invitiamo a visualizzare tutto il procedimento e a ripeterlo successivamente passo dopo passo, magari tenendo gli occhi chiusi per interiorizzare l’attenzione.
Per facilitarvi il compito, senza dover imparare tutte le affermazioni a memoria, potete seguire la registrazione che è riportata qua di seguito, oppure le video dove la realizzazione è data direttamente da Shri Mataji.


Clicca qui per scaricare l’esercizio

1 Portare la mano destra sul cuore. Chiedere per 3 volte:

Sono io lo Spirito?

2 Portare la mano destra sulla parte alta dell’addome. Chiedere per 3 volte:

Sono io il maestro di me stesso?

3 Portare la mano destra sulla parte bassa dell’addome. A questo livello risiede dentro di noi la pura conoscenza e allora esprimeremo il desiderio di risvegliare la pura conoscenza in noi. Molto semplicemente affermiamo per 6 volte:

Madre, per favore risveglia in me la pura conoscenza.

4 Riportare la mano destra sulla parte alta dell’addome. A questo livello risiede dentro di noi il principio del maestro e allora esprimeremo il desiderio di risvegliare questo principio in noi. Molto semplicemente affermiamo per 10 volte:

Io sono il maestro di me stesso.

5 Riportare la mano destra sul cuore. A questo livello risiede dentro di noi il nostro vero Sé, che è lo Spirito (detto Atma in sanscrito) e allora esprimeremo il desiderio di risvegliare il nostro Sé. Molto semplicemente affermiamo per 12 volte:

Io sono lo Spirito.

6 Portare la mano destra sulla spalla sinistra fino a toccare la prima vertebra con la punta delle dita. Possiamo ruotare la testa leggermente verso destra se è più comodo. A questo livello risiede dentro di noi il principio della dignità e del rispetto e il centro energetico corrispondente è danneggiato dai sensi di colpa.
Molto semplicemente affermiamo per 16 volte:

Io non sono colpevole di nulla.

7 Portare la mano destra di traverso sulla fronte. A questo livello risiede dentro di noi il principio della compassione e allora esprimeremo il desiderio di risvegliare questo principio in noi. Molto semplicemente affermiamo per tante volte quante vogliamo:

Io perdono tutto e tutti, anche me stesso.

8 Portare la mano destra sulla nuca, ruotando leggermente il mento verso l’alto. A questo livello risiede dentro di noi la connessione con il passato e con i nostri condizionamenti: esprimeremo il desiderio di non essere più gravati dal peso di essi, in quanto il nostro obiettivo è di gioire del presente.
Molto semplicemente affermiamo per alcune volte:

Madre, perdona tutti i miei errori del passato.

9 Stendiamo bene la mano destra e poggiamo il centro del palmo sulla cima della testa, andando a coprire quell’area che era morbida alla nostra nascita. Premiamo bene.
A questo livello risiede dentro di noi il principio dello yoga, dell’unione con il tutto e allora esprimeremo il desiderio di essere nello yoga. Ruotando lentamente la mano destra in senso orario (muovendo il cuoio capelluto) per 7 volte, affermiamo:

Madre, io desidero lo yoga.

oppure

Madre, io desidero la realizzazione del sé.

10 Possiamo riportare la mano destra sul grembo e restare qualche minuto in silenzio.
Poi riapriamo i nostri occhi lentamente e percepiamo come ci sentiamo ora.
Solleviamo la mano destra fino a portarla a circa 3-4 centimetri dalla cima della testa. Vediamo se riusciamo a percepire una brezza fresca o calda fuoriuscire dalla testa.
Portiamo giù la mano e proviamo con la mano sinistra.

Riportiamo giù entrambe le mani sul grembo, palmi in alto; poi solleviamole leggermente e vediamo se percepiamo una leggera brezza fresca o calda sui palmi delle mani. Potremmo anche sentire del prurito sulle dita o dei pizzicori  va benissimo: quelli sono i primi segnali che ci vengono dal nostro sistema sottile energetico tramite il nostro sistema nervoso autonomo. Dipendentemente dallo stato dei nostri chakra, avremo percezioni diverse.
A mano a mano, impareremo ad identificare tutti questi segnali. In generale possiamo dire che, se percepiamo la brezza fresca, significa che la Kundalini è riuscita a passare attraverso i chakra indisturbata.
Chiameremo “vibrazioni”, l’insieme di tutti questi segnali (brezza fresca, brezza calda, etc).

Esperienza della Realizzazione del Sé con Shri Mataji

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212 commenti

  1. ciaoooo…scusa se ti disturbo sempre,ma come mi viene in mente qualcosa ho bisogno di kiederti dei consigli perkè purtroppo ho sempre paura di sbagliare….siccome delle volte soffro di ansia….e nn so perkè pur nn avendo un motivo specifico….vorrei sapere qual è la temperatura dell acqua ideale per fare il pediluvio???come sempre ti saluto e ti ringrazio per la tua tempestività nelle risposte!! 😉

    1. La temperatura ideale dipende dal tuo stato sottile: se il tuo lato destro è più caldo, l’acqua è bene che sia più fresca, quanto fresca dipende da quanto riesci a sopportare; se è il lato sinistro a essere caldo, allora si userà acqua più calda. In tutti i casi intermedi si usa acqua tiepida.
      Se hai dei dubbi, però, usa acqua sempre acqua tiepida e un giorno sentirai spontaneamente il desiderio di avere l’acqua con l’opportuna temperatura.
      Nessun distubo, magari anche altri si sono chiesti la stessa cosa.

  2. Giovanna PIzzulli

    Ciao, gentile silvana, non so se questo è il luogo più adatto a fare questa domanda, ma vedo con quale garbo e gentilezza rispondi a tutti i quesiti e non ho potuto fare a meno di scrivere.
    Volevo porti due quesiti.
    1.Leggo spesso, girovagando e facendo ricerche su internet, che Shri Mataji Nirmala Devi è considerata una divinità incarnata per portare a tutti questa grande conoscenza. E’ vero?
    2.Esattamente in Sahaja Yoga vengono contemplate delle divinità in particolare?

    1. Ciao Giovanna, sono contenta che tu mi abbia fatto questa domanda, ma prima di rispondere vorrei fare una premessa.
      Come già scritto in qualche articolo, Dio è da considerarsi Uno, infinito e indivisibile, onnipotente e onnipervadente; questo è quello che si trova nelle scritture e quello che ha anche detto Shri Mataji.
      Ora però, nell’attuazione della creazione e della nostra evoluzione, quello che è successo è che i poteri divini si sono manifestati e si sono realizzati in noi sotto forma di principi sottili, ovvero di centri energetici detti chakra. Ora se noi parliamo di energia, di principi, queste cose non sono visibili e ci riesce difficile comprenderli; quindi è per la nostra comprensione che ad ogni principio è stato assegnato un archetipo, che può essere anche chiamato deità in quanto principio universale.
      Non solo questo, nel corso dell’evoluzione Dio si è incarnato più volte per guidare gli esseri umani, per cui i principi hanno preso forma umana. Per esempio il principio del maestro primordiale si è manifestato in Socrate, Lao Tse, Maometto, Abramo, ed altri. Dio si è manifestato in Shri Krishna per aprire il nostro Vishuddhi chakra; mentre Gesù ha lavorato sull’Agnya chakra a livello universale, così come Shri Buddha e Shri Mahavira.

      Passando alla tua domanda, Shri Mataji ha dichiarato di essersi incarnata per aprire il Sahasrara chakra a livello universale così che gli esseri umani potessero ottenere la propria realizzazione a livello di massa. Prima di quel momento, il 5 maggio 1970, non era possibile ottenere il risveglio della Kundalini (e quindi lo yoga) prima di aver purificato tutti i chakra; e anche la purificazione dei chakra era un compito molto arduo.
      Ora, invece, chiunque abbia ottenuto il risveglio della Kundalini (la Realizzazione del Sé), può risvegliare la Kundalini di un’altra persona, in modo del tutto spontaneo, seguendo la meditazione che è proprio in questa pagina. Ma questo può avvenire solo e soltanto perché ora il Sahasrara chakra è aperto a livello universale.
      Shri Mataji ha anche detto che il suo avvento e l’avvento di questa Era di Realizzazione a livello di massa è stato profetizzato in molte culture. Per esempio nei vangeli ufficiali, Shri Mataji corrisponderebbe al Consolatore (lo Spirito Santo); in alcuni vangeli apocrifi, si parla invece più propriamente del principio della Madre (la Trinità: Padre, Madre e Figlio, naturalmente).
      Oltre a questo Shri Mataji ci ha parlato approfonditamente dei chakra, di come fare per curarli e di tante altre cose. Shri Mataji ha fatto tantissime conferenze e discorsi ai sahaja yogi che sono stati registrati e attualmente stiamo realizzando una raccolta consultabile su Internet. Shri Mataji ha scritto un solo libro pubblicato, Oltre l’Era Moderna (Meta Modern Era).
      Lo scorso anno, Shri Mataji è trapassata (si usa dire che sia andata in Mahasamadhi).

      Ora, per quel che mi riguarda, come ho scritto nella mia testimonianza, il riconoscimento della Divinità di Shri Mataji è stato per me immediato e spontaneo, perché sapevo del Suo avvento fin dall’infanzia. Quindi se altre perone hanno dubbi, io non posso capirli.
      Comunque, secondo me, non è un problema se le persone non credono in questo, perché a nessuno è richiesto di avere fede se non ha prima sperimentato che quello che viene detto funziona davvero. Ma nel momento in cui uno riuscisse ad ottenere quello che è stato promesso, ovvero di raggiungere uno stato permanente di beatitudine, allora avere dubbi sarebbe alquanto difficile.
      Quello che, secondo me, è il problema è che un giorno le persone possano venire da noi e dire: “Ma come? Voi sapevate una cosa così importante e non l’avete detta?” e se fossero delusi lo capirei.
      Quindi ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di dire questa cosa meravigliosa, che ancora una volta Dio si è incarnato su questa terra per aiutarci nella nostra evoluzione e questa volta per permetterci di ottenere quello che è stato promesso per secoli in tutte scritture: la nostra completa Realizzazione, la Realizzazione del nostro Sé.
      Quello che posso offrire qui è la mia testimonianza che non ha la pretesa di convincere nessuno, ma solo di dire alle persone di darsi una possibilità prima di lasciar perdere, perché ne vale la pena.

      1. Giovanna PIzzulli

        Che bella spiegazione, chiara ed esauriente!Sto iniziando ora il mio viaggio con Sahaja Yoga e queste spiegazioni le sentivo come necessarie. Grazie mille!

  3. Ciao Silvana,i miei più sentiti complimenti per questo magnifico sito,oggi ho iniziato la prima meditazione e posso affermare che è stato semplicemente unico.Volevo chiederti se c’è la possibilità di poter scaricare l’audio della prima lezione.Grazie

    1. Sono contenta che tu abbia fatto un’esperienza unica. Suppongo che con prima lezioni intendi questa. Per scaricare l’audio clicca qui con il bottone destro del mouse e salva.

  4. è stata veramente un esperienza strana il mio primo aproccio allo yoga,
    gia dopo i primi passaggi sentivo come un aria fresca che mi usciva dalla mano sinistra, ed è stato incredibile quando alla fine o portato le mani sopra la testa ed o sentito quest’aria che davanti era fresca e dietro un pu più calda.
    grazie

    1. Grazie Andrea per aver condiviso la tua esperienza. Non c’è niente di più bello che vedere le espressioni meravigliate delle persone le prime volte che sentono la brezza fresca su di sé.
      Spesso si è associata l’idea di calore all’energia e questo è ciò che uno si aspetterebbe, mentre invece l’energia Kundalini si manifesta proprio come brezza fresca associata da una piacevole sensazione di rilassamento e serenità.

  5. grazie mille silvana
    Ma questo passaggio del risveglio del kundalini bisogna farlo per più giorni?
    Ma il fatto che sento fresco lungo la schiena centra con i chakra?
    Io ho 16 anni è meglio che faccio quello per i bambini?
    grazie in anticipo e scusa per tutte queste domande

    1. Ciao Andrea, non ti preoccupare puoi fare tutte le domande che vuoi.
      Questo esercizio puoi farlo tutte le volte che vuoi, non ci sono controindicazioni; però c’è sul sito anche un corso dove ci sono tutte le conoscenze base sui chakra, i canali energetici e la Kundalini: Corso online.
      Il fatto che senti fresco lungo la schiena corrisponde al fatto che la Kundalini sale lungo la colonna vertebrale, precisamente lungo il sistema nervoso parasimpatico. I chakra corrispondono fisicamente ai plessi nervosi, sono delle ruote di energia. Tutto questo è siegato nel corso.
      Se vuoi fare il corso per bambini va bene, però il corso per bambini è ancora all’inizio e ci vorrà tempo per svilupparlo.
      Il corso che è su questo sito è comunque – volutamente – alla portata di tutti e se qualcosa non è chiaro si può sempre chiedere spiegazioni.

  6. Ciao Silvana,è da un pò di tempo che mentre faccio la prima meditazione,riscontro solo un gran calore in tutto il corpo tanto da sudare all’improvviso e rispetto alle volte passate non noto più la brezza fresca.Volevo sapere se a tuo parere è normale questo cambiamento oppure faccio qualcosa di sbagliato?Grazie mille

    1. Ciao Celestino, onestamente non mi è mai successo. Però mi è successo qualcosa di simile; ovvero di sentire più forte il calore in qualche chakra o in uno dei canali dopo il primo periodo di meditazione. Succede quasi a tutti che, dopo le prime esperienze di meditazione, la nostra sensibilità aumenta e anche il lavoro sottile sui nostri chakra. Il calore denota il lavoro sottile della Kundalini sui nostri chakra, mentre il fresco denota il passaggio libero della Kundalini. In effetti or ora ho sentito le tue vibrazioni e non ho sentito caldo, anzi.
      Comunque fatta la prima meditazione, anche più di una volta va benissimo, puoi anche andare avanti seguendo le varie lezioni del corso. Per esempio, riesci a fare il pediluvio tutte le sere?

  7. Ciao Silvana,prima di tutto ti sono grato per la tua completa e tempestiva risposta,per adesso sono ancora fermo alla prima meditazione perchè non sò quando posso passare ad una successiva o permanere su di una lezione per cogliere tutte le particolarietà.Seguirò il tuo consiglio e passerò alla seconda.Ultima cosa intendi con il fatto che hai sentito le mie vibrazioni?grazie e scusa per la domanda che potrebbere essere banale e superficiale.
    A presto

    1. Il bello di un corso online è che puoi tornare indietro quando vuoi per rivedere concetti ed esercizi, quindi non esitare a proseguire.

      Cosa sono le vibrazioni? In uno degli articoli del corso è spiegato in dettaglio cosa sono le vibrazioni. Per ora ti anticipo che il fresco o il calore che senti sono vibrazioni; ovvero sono la manifestazione fisica dell’energia che possiamo appunto percepire sulle mani o nel corpo.
      Il bello dello Yoga è che quando siamo connessi (Yoga significa proprio questo: unione) con il Tutto, possiamo sentire lo stato sottile degli altri esseri, anche degli ambienti e delle cose, praticamente di tutto. Possiamo sentirlo sulle mani, mettendo la nostra attenzione sull’oggetto della nostra indagine. Tutto questo avviene in modo spontaneo, nello stesso modo in cui usiamo i nostri cinque sensi: si può ben dire che questo sia un sesto senso!

  8. Ciao!
    Ho appena seguito (ed eseguito) la prima lezione di questo corso ben strutturato (complimenti!) e al termine non ho sentito la brezza fredda ma un lieve tepore (quando ho sollevato la mano sinistra sulla testa, con la destra niente). Ora ho la testa che “formicola” nella zona della fontanella. Può darsi che sia perché n questo momento sono un po’ “fuori focus” ..decentrata dal mio centro? non saprei come dire.
    Rimettermi in sesto è uno dei motivi per cui mi sono avvicinata a questa pratica..può essere una ragione valida o sono egoista?

    Grazie

    1. Ciao Chiara, prima di tutto grazie per il complimento.
      Non ti preoccupare che non sei assolutamente egoista. Una cosa importante da ricordare è che per amare veramente gli altri, prima dovremmo essere in grado di amare noi stessi. L’energia positiva che emana da noi è sempre un beneficio per tutti.
      Ecco, non ti fermare alle sensazioni che hai nella prima meditazione. Ognuno di noi arriva allo yoga nello stato un cui è e magari non sente subito la brezza fresca. Ma il fatto che sei riuscita a sentire il formilio, dei segnali chiari, è un buon punto di partenza. La percezione della brezza fresca non si può immaginare, o c’è o non c’è, per cui nel momento in cui la sentirai, sarai sicura che è una cosa reale.
      Quindi ti consiglio di continuare a seguire il corso e ad usare le varie tecniche. La percezione delle vibrazioni (ovvero della brezza fresca), per esempio, vedrai che dipende dal quinto chakra, il Vishuddhi chakra.
      Poi, sarebbe bello sapere com’è andata e se hai avuto benefici.

  9. sì tanto ora che ho trovato questo sitillo – oasi ci rimarrò saldamente ancorata quindi saprai cioè ti informerò della mia evoluzione .
    il prossimo lunedì in una misericordia vicina al luogo in cui vivo si terrà un corso di meditazione aperto al pubblico tenuto (credo.. se non ho capito male) dalla scuola Sahaja Yoga di Lucca. vediamo!

  10. Ciao Silvana, scusa la domanda stupida ma…sahaja yoga è una religione? Io sono cristiana ma sto praticando da poco tempo e mi piace molto…per di più mi sembra mi aiuti molto a livello spirituale…ma mi è sorta spontanea questa domanda, soprattutto vedendo i frequenti legami con l’india e le diverse divinità. Ho letto qualcosa in giro per internet ma non ho capito molto. grazie in anticipo!

    1. Ciao Laura, ti rispondo con una domanda: cos’è per te una religione?

      1. Non saprei dare una definizione…io la concepisco come un insieme di pratiche, credo e divinità. Ce ne sono migliaia, e tutte pretendono di possedere la verità assoluta riguardante la vita spirituale dell’uomo o ciò che trascende la vita terrena. Ognuno di noi “sceglie” ciò in cui credere. So di essere un po’ ignorante, sicuramente è molto più di questo…ma questa è, detta molto in soldoni, la definizione di religione con cui sono cresciuta…

        1. Le religioni non sono altro che i rami di uno stesso albero, dicono tutte la stessa cosa perché mirano tutte allo stesso obiettivo: conoscere il senso della vita e connettersi con il potere che ci ha creato. Se poi questo potere prende il nome di Dio, di Allah, di Shiva o qualsiasi altro nome, non fa molta differenza. Nel corso della storia, molti profeti sono venuti sulla terra per aiutare gli esseri umani nella loro evoluzione, e poi coloro che li hanno seguiti hanno creato dei movimenti religiosi.
          Ma una cosa è seguire un movimento religioso, una cosa è essere religiosi; una cosa è credere nello yoga, un’altra cosa è essere lo yoga. Quello che voglio dire è che chiunque può leggere un libro sullo yoga e parlarne, ma non è che automaticamente quella persona raggiunge lo stato di Yoga, di Realizzazione Spirituale.
          Quindi, con Sahaja Yoga tu stai sperimentando questo stato di Yoga, su di te, personalmente, e attraverso di esso potrai conoscere la Verità su tutto. Perché sulle tue mani, puoi conoscere il valore spirituale di ciò che ti sta davanti. Come fare è spiegato in uno degli articoli, niente di difficile, l’unica cosa da fare è migliorare la propria sensibilità alle vibrazioni.
          Spero di aver espresso chiaramente il mio pensiero.

  11. Chiarissimo! Grazie per la risposta, è molto bello come chiarisci i dubbi di tutti.

  12. Buon giorno Silvana,sono contento di aver trovato questo sito.Ho cominciato a fare la meditazione esposta sopra e alla fine,quando ho messo la mano sopra la testa,ho sentito effettivamente una brezza fresca accompagnata anche dal pizzicore della mano.Mi sono sentito anche piu’ calmo e tranquillo.
    la mia domanda e’:_Per quanto tempo bisogna fare questa meditazione per poi continuare con il corso?Ce’ un tempo prestabilito,oppure si puo’ fare quando una persona si sente pronta?
    Ti ringrazio,ciao.

    1. ciao Gianluca, benvenuto!
      Questa meditazione si fa la prima volta e poi si può subito seguire il corso. Ciò non vieta di ripeterla quando vuoi. In Sahaja Yoga si segue il principio di essere maestri di se stessi e quindi seguire il proprio senso naturale di apprendimento.

  13. Salve Silvana,

    ho scoperto quasi per caso questo suo emozionante sito web, nel tentativo di calarmi in seguito ad un’ interesse improvviso e pervadente verso il mondo Yoga. Ne sono rimasto rapito.
    La mia è stata una illuminazione personale, improvvisa e non consigliata da alcuno.
    Vengo da un periodo alquando difficile, negli ultimi 3 anni ho affrontato una serie di schiaffi dalla vita a ripetizione: termine di una storia sentimentale quasi decennale, attriti in quesi tutti gli ambienti a partire da quello familiare, sociale passando per quello lavorativo, ed una serie infinita di problemi di salute, alcuni lievi ed altri rilevanti (melanoma, problemi intestinali, continui e ripetuti mal di testa, problemi cardiaci di extrasistoli, PRESSIONE ALTA, mali alla schiena ecc…)
    Insomma, negli ultimi 3 anni non mi sono fatto mancare nulla e sembra che la mia vita abbia preso una piega improvvisa e negativa. E tutto quello che ho tentato per migliorare la mia condizione ha portato pochi benefici a fronte di altri effetti indesiderati.
    Come può la vita improvvisamente svoltare e ristagnare in una situazione difficile e non riuscire a trovarne sbocco? Mi sento come nelle sabbie mobili, cerco di fare qualcosa ma alla fine mi sento scivolare sempre più in basso. Faccio un mezzo avanti e due indietro. Anche il rapporto con la mia nuova compagna, dapprima stupendo, sta vivendo di queste pressioni.
    Mi scuso per questa digressione, ma esplicativa del motivo per il quale mi sono avvicinato al “mondo yoga”.
    Tornando al sito, ho provato ieri sera ad iniziare il corso, provando la prima lezione di risveglio della Kundalini, ma trovo qualche difficoltà. Ho notato che l’ audio che dovrebbe guidare nella pratica non è ascoltabile e così ho creato io una registrazione per guidarmi passo passo durante la tecnica. Ma dovendo tenere “l’ orecchio vigile” a quello che dice la registrazione non mi rende completamente calato nella meditazione.
    Al termine della pratica ho provato a passare la mano destra sulla testa ma non ho avvertito alcuna sensazione, ne di calore ne di freschezza. Ho però avertito durante tutta la pratica una sensazione di freschezza nel centro del palmo della mano sinitra. Cosa può significare, cosa mi consiglia di fare?
    Deisidererei davvero seguire questo percorso perchè sento come se lo yoga sia stato lui a venire a cercare me, venirmi in soccorso, che non sia davvero la mia ancora di salvezza per tornare a gioire della vita?
    Ho voglia di iniziare questa nuovo percorso e questa nuova fase della mia vita.

    Infinitamente grazie.

    1. Ciao Carmelo, mi scuso per l’inconveniente. Abbiamo da poco spostato il sito su un altro server e alcuni link non erano stati aggiornati, per questo gli audio non si sentivano.
      Ti posso assicurare che molte persone arrivano da percorsi diversissimi, non tutti facili. Considera che ora, sei ancora carico delle tue eseperienze precendenti e per questo, nonostante la tua buona volontà, non riesci a ripartire come vorresti.
      La meditazione di Sahaja Yoga non è solo un modo per rilassarsi, ma serve ad equilibrarci in modo completo: per cui chi è iperattivo si calma e chi è depresso ritorna a gioire. Quanto tempo ci voglia per riprendersi è soggettivo, ma indubbiamento succede perché è un processo naturale che avviene in noi e di cui solo noi siamo responsabili, ovvero non dipende da altre condizioni se non la nostra dedizione.
      Ho scritto da poco un articolo che potrebbe interessarti: Vincere la depressione
      Il centro del palmo del palmo è l’ultimo chakra, il Sahasrara, questo significa che la Kundalini è salita e ha raggiunto il top!

      Facci sapere come ti va

      1. Gentile Silvana,

        grazie per la tua rapidissima risposta.
        Mi consigli di ripetere questa tecnica o passare ai paragrafi successivi.
        Inoltre volevo aggiungerti una cosa: poco fa, credo in concomitanza della lettura del messaggio da parte tua ho avvertito e continuo ad avvertire un forte senso di freschezza ai piedi, in particolare quello destro e di nuovo sul centro del palmo della mano sinistra, hanno un qualche significato queste mie sensazioni? Riesci ad avvertire lo stato delle mia energia?

        Un’ altra domanda se non disturbo, mi dici “Il centro del palmo del palmo è l’ultimo chakra, il Sahasrara, questo significa che la Kundalini è salita e ha raggiunto il top! ” come mai non ho però avvertito questa brezza fuoriscire dalla testa?

        Grazie di nuovo.

        Cordialmente.

        1. Ciao Carmelo, anche i piedi sono dei terminali che ci consentono di sentire le vibrazioni (è abbastanza comune infatti la riflessologia plantare). Nella pagina dedicata alla mappa dei chakra ci sono anche i riferimenti dei piedi. Naturalmente però ci viene più semplice fare la verifica dei nostri chakra sulle mani, diciamo che è più pratico.
          Per quel che riguardo lo stato dei tuoi chakra, prendi nota di questi segnali e mano a mano che prosegui con il corso capirai di cosa si tratta.
          La percezione delle vibrazioni dipende dallo stato in cui si trova il quinto chakra, detto Vishuddhi, che è il chakra della comunicazione e quindi sovraintende tutti i canali di comunicazione (tatto, udito, ecc.) e la percezione delle vibrazioni.

          Spero di aver risposto alle tue domande 🙂

  14. Grazie Silvana,

    ieri ho provato a rieseguire la pratica del risveglio.
    Ho provato ad eseguire, non so se erroneamente o meno, in una stanza buia con una candela ed un incenso, credendo di avere più facilità di meditazione. Purtroppo al termine della pratica non riesco ad avvertire la brezza fresca dal mio capo. Ho comunque pensa che in questi giorni c’ è luna pienda ed è difficile fare meditazioni, mi han detto che la luna ci rende iperattivi ed anche irritabili, tanto che alcune persone non riescono per nutta nelle pratiche yoga. Potrebbe essere questo il mio problema.

    Un’ ultima domanda poi smetto: la pratica dello yoga, delle meditazioni devono essere quotidiane? Nel senso: io come tanti altri ho una vita molto intensa e piena, trovo un pò di relax solo prima di andare a dormire. Con che frequenza bisogna applicarsi?

    Grazie, buona giornata !

    1. In generale la meditazione si dovrebbe fare in una stanza illuminata, altrimenti si rischia di andare sul lato sinistro, ovvero che il lato sinistro diventi pesante.
      Per la luna piena, non so, sai si dicono tante cose ma poi quello che conta é l’esperienza personale. Inoltre il risveglio della Kundalini ci porta ad un livello superiore.
      Per quel che riguarda la dedizione alla meditazione si consiglia la mattina e la sera, ma naturalmente, essendo noi i maestri di noi stessi, decidiamo noi i nostri tempi: meglio una volta al giorno fatta bene, che tante volte fatte male, giusto?

  15. Buonasera Silvana.Una cortesia,il link dove si scaricava l’audio della realizzazione del se non esiste piu.Come posso fare per scaricarlo sul pc?
    Grazie infinite.

    1. In effetti qui il link non c’era, però ora l’ho messo proprio sotto l’audio player.

  16. Grazie mille Silvana.

  17. Ciao Silvana! Complimenti per tutte le spiegazioni, la tua incondizionata cortesia e dedizione verso gli altri 🙂 ho fatto la mia prima meditazione stasera..e ho una domanda da porti, è possibile durante la meditazione, che ho fatto a luce non forte ma lievemente soffusa con un incenso e una statuetta portafortuna, avere una visione senza sentire del fresco o del tepore? Prima ho fatto anche un paio di esperienze Rieki e Zen, possono avere avuto una loro influenza su questa esperienza? Grazie un forte abbraccio!

    1. È difficile rispondere alla tua domanda in quanto prima di SY non ho fatto altre cose. Sicuramente, però, le esperienze precedenti possono influire all’inizio della nostra esperienza di meditazione. Coloro che hanno praticato Reiki in precedenza hanno detto di aver sentito il lato destro caldo. Ma in ogni caso la nostra Kundalini ci porta in equilibrio.
      Di solito, quando si comincia questa meditazione sahaja, è meglio sospendere le altre pratiche per un po, diciamo un mesetto, per capire meglio se SY ci fa effetto o no.

  18. Ok ho capito! io ho smesso reiki e zen quest’estate 🙂 grazie mille!

  19. Ciao,
    intanto un 2013 di benessere e Yoga a tutti!
    Ieri sono approdato per la prima volta su questo sito e ho scaricato la prima meditazione che ho eseguito… la seconda volta che l’ho fatta, se non sbaglio, ho sentito quasi una pressione al quarto chakra, poi alla parte sinistra del collo e la zona corrispondente al quarto chakra, situata proprio dietro la spalla, verso sinistra.
    Oggi ho ripetuto la meditazione e raggiungendo la zona del quarto chakra il mio dito indice destro ha cominciato a pulsarmi…
    Sarà un segnale? 🙂 Nel frattempo continuo a eseguire la meditazione…
    Vorrei iscrivermi al corso gratuito di sahaja yoga… come m’iscrivo? Servono nome utente e mail?
    Grazie,
    Andrea

    1. Ciao Andrea, non e’ necessario iscriversi, perche’ il corso e’ accessibile a tutti direttamente sul sito. Ma anche se vai nei centri, non e’ necessaria nessuna iscrizione, basta andare e gioire della meditazione collettiva.
      Quello che hai sentito va bene, sono i primi segnali che poi diverranno sempre piu’ chiari con la pratica della meditazione.

  20. Ciao Silvana,
    mi scuso se magari sembro un po’ impertinente (non volutamente) ma è da un anno che pratico ed ho un “tarlo” che mi assilla un po’.
    Sarò breve, in pratica sento un “blocco” verso la meditazione in quanto non riesco ad identificarmi bene con le “deità” che risiedono nei vari chakra. Cioè sto bene e perciò sento che devo continuare, tuttavia sento anche questo tipo di blocco…sono cristiana, cristo è l’unica incarnazione di Dio che riesco a riconoscere…perciò quando medito o approfondisco la mia conoscenza e la mia esperienza con sahaja yoga ed incontro altre divinità sento molto disagio, e questo mi frena un po’ dal lasciarmi andare (quando invece agli incontri mi invitano a rilassarmi ed “arrendermi” alla meditazione con serenità). So che questo può sembrare frutto di “addottrinamento” e chiusura mentale, ma in verità spero che non sia così…
    Come mi consigli di vedere la questione?
    Forse l’argomento è un po’ complesso ma vedo quanto sei disponibile e saggia e non riesco a non esporti questo mio dubbio.

    Ti ringrazio in anticipo.

    1. Ciao Silvia, capisco bene il tuo blocco, perchè i primi tempi sentivo lo stesso blocco, anche se per un motivo diverso. Mi chiedevo infatti che senso ha parlare di deità se Dio è uno.
      Poi con il tempo ho capito il senso di questo concetto, che indica in effetti le qualità sottili, o possiamo anche dire i poteri di Dio, che sono resi in forma umana per la nostra comprensione; possiamo dire che è come dare un nome a qualcosa che in effetti è innominabile. Per esempio, quando parliamo di generosità, non possiamo in effetti vederla, per cui la rappresentiamo in qualche modo con qualcosa che ci ricorda questa qualità; nel caso di SY è rappresentata con il principio di Shri Laxmi. Quindi possiamo dire che le deità non sono altro che i principi sottili dentro di noi.
      Poi, in certi casi, questi principi hanno preso forma umana, per aiutare gli esseri umani nella loro ascesa. Per esempio, il principio del Guru Primordiale era manifesto in certe personalità come Socrate, Lao Tse, Maometto ed altri.
      Per fare un altro paragone tangibile, pensiamo ad un computer. Tutti i dati sono nel computer in linguaggio macchina, per cui noi non possiamo capirli o usarli se non usiamo una tastiera, un monitor, o un qualche strumento di interfaccia che ci permetta di comprenderli; allo stesso modo ci sono tutti i principi in noi, ma per poterne parlare abbiamo bisogno di qualcosa che sia al nostro livello di comprensione, di visualizzazione. Anticamente anche il nostro popolo aveva adottato un sistema di deità dell’Olimpo che corrispondevano a certi aspetti sottili, solo he poi sono stati cosi’ umanizzati da perdere il loro valore divino.
      Come ultima nota, rimane sempre il principio base che Dio è Uno e indivisibile (vedi Ashtavakra Gita, dove si parla del principio di non dualità – advaita) e in sanscrito prende il nome di Brahman.

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