Versi 72-75: Corpo grezzo
Composto dai sette ingredienti – midollo, ossa, grasso, carne, sangue, derma ed epidermide – e consistente delle seguenti parti: gambe, cosce, petto, braccia, schiena e la testa.
Questo corpo, la sede dell’illusione, espresso in termini di ‘IO’ e ‘MIO’ è definito dal saggio come corpo grezzo. Etere, aria, fuoco, acqua e terra sono gli elementi sottili.
Essendosi uniti in opportune proporzioni (gli elementi sottili), assumono forma fisica e sono la causa della formazione del corpo grezzo. La loro sottile essenza costituisce gli oggetti tangibili, cinque in numero (come il suono, ecc.) che contribuiscono all’appagamento di chi ne fa esperienza, ovvero l’ego individuale.
Quelli che sono senza pensieri che sono legati a questi oggetti tangibili da una corda robusta di attaccamenti, così difficile da tagliare a pezzi, viene e va, trasportato su e giù dalle forze coercitive dell’inviato che deriva dalle reazioni alle proprie azioni passate.
Versi 76-82: Gli oggetti tangibili sono una trappola
Il cervo, l’elefante, la falena, il pesce e l’ape – questi cinque incontrano la morte a causa del loro legame con uno dei cinque sensi. Qual’è la condizione di una persona che è attaccata a tutti e cinque?
Gli oggetti tangibili sono persino più velenosi nei loro tragici effetti di un cobra reale. Il veleno è fatale per chi lo ingoia, ma gli oggetti tangibili uccidono chi semplicemente degna loro di uno sguardo, con i suoi occhi.
Chi si è liberato dal terribile legame dei desideri per gli oggetti tangibili, così difficile da rinunciarvi, è il solo che è adatto per la liberazione e nessun altro, anche se è idoneo a tutte e sei le scuole di filosofia.
Coloro che hanno solo un apparente distacco e stanno provando ad attraversare l’oceano dell’esistenza terrena, sono catturati per la gola dallo squalo del desiderio che violentemente li trascina a fondo.
Chi uccide lo squalo, noto come “oggetti tangibili”, con la spada del distacco maturo, attraversa l’oceano del Samsara senza incontrare ostacoli.
Sappi che la mortalità presto sopraffa lo sciocco che viaggia lungo il pericoloso cammino dei piaceri sensuali. Mentre chi viaggia lunco il giusto cammino, secondo le istruzioni di un nobile e ben-intenzionato Maestro, in piena consapevolezza – egli raggiunge per certo il frutto della Verità.
Se invero tu hai un desiderio ardente di liberazione, evita gli oggetti dei sensi tenendoli a distanza come se fossero velenosi; e con rispettosa reverenza, coltiva giornalmente le virtù nettarine del contenimento, della compassione, del perdono, della franchezza, della calma e dell’auto-controllo.*
* È interessante notare come un verso simile appaia all’inizio dell’Ashtavakra Gita “Se tu desideri ottenere la liberazione, abbandona le passioni come fossero veleno. Cerca il perdono, la semplicità, la compassione, la soddisfazione e la verità come fossero un nettare.” Ashtavakra Gita (1.2)
Versi 83-86: Critica al fascino del corpo
Questo corpo è essenzialmente uno strumento per realizzare il Paramatman. Chi non lo usa costantemente per liberare se stesso dalla schiavitù dell’insensata ignoranza, ma cerca continuamente solo il modo di gratificarlo, uccide se stesso.
Chiunque cerchi di realizzare il Sé dedicando se stesso alla gratificazione del corpo, è come chi cerca di attraversare un fiume attaccandosi ad un coccodrillo, scambiandolo per un tronco di legno.
Per uno studente che cerchi la liberazione, l’infatuazione del corpo ecc. è una ‘terribile morte’. Solo colui che ha totalmente conquistato questo attaccamento merita la liberazione.
Conquista questo grande attaccamento per il tuo corpo, la moglie, i figli ecc. Conquistando questi, i saggi raggiungono il supremo Stato del Signore Vishnu*.
* Benché, in tempi antichi, i ricercatori abbandonassero le proprie famiglie per ottenere il distacco e cercare la propria Realizzazione, questo ora non è più necessario. Tramite la pratica di Sahaja Yoga, il distacco si realizza naturalmente dentro di sé, senza dover abbandonare niente e nessuno.
Versi 87-91: Il corpo grezzo è solo uno strumento
Questo corpo grezzo è il più ‘biasimevole’, essendo composto da pelle, carne, vasi sanguigni, grasso, midollo e ossa ed è anche sempre pieno di urina e feci.
Costruito con elementi grezzi derivati dalla combinazione degli elementi sottili prodotta dalle passate azioni, questo corpo grezzo è lo strumento attraverso il quale possiamo gioire del Sé; lo stato nel quale percepisce gli oggetti grezzi nel suo stato ‘risvegliato’.
L’ego individualizzato identifica se stesso con questo corpo, gode degli oggetti grezzi – come le ghirlande, la pasta di sandalo, le donne, ecc. – di un’infinita varietà per mezzo dei suoi organi di senso. Perciò questo corpo ha il ruolo più grande nello stato del risveglio.
Sappi che questo corpo grezzo, dal quale dipende ogni condotta con il mondo esteriore, è proprio come la casa di un capofamiglia.
Nascita, decadimento e morte sono le essenziali proprietà del corpo grezzo; grassezza, ecc.; infanzia, ecc.; sono le sue diverse condizioni; ha ruoli di casta e ordini di vita; è soggetto alle varietà di malattie ed è questo corpo che va incontro ai diversi tipi di trattamenti, come la preghiera, il disonore, l’onore, ecc.
Le orecchie, la pelle, gli occhi, il naso e la lingua sono organi di conoscenza, giacché essi ci aiutano ad acquisire la conoscenza degli oggetti esterni. Anche gli organi della parola, le mani, le gambe, l’ano e i genitali sono organi di azione a causa della loro naturale tendenza al lavoro.
Versi 93-94: Strumenti interiori
Gli organi interiori sono chiamati in accordo con le loro rispettive funzioni come la mente, l’intelletto, l’ego e l’attenzione. La mente* è così chiamata per via dei suoi dubbi ed esitazioni; l’intelletto è chiamato così per la sua naturale ricerca della verità delle cose.
L’Ego è così chiamato a causa della sua identificazione con “IO SONO”; mentre chitta (l’attenzione) prende il nome dalla sua costante attitudine di ricordare le cose che sono di suo interesse.
* È interessante notare come anche in italiano il termine “mente” sia molto significativo (possiamo immaginarlo come derivato da ‘mentire’).
Verso 95: I cinque prana
Lo stesso Prana (forza vitale) prende cinque aspetti – Prana, Apana, Vyana, Udana e Samana – secondo le sue funzioni e modificazioni, come l’oro, l’acqua, ecc.
Subtle body: effects (verse 96-101)
I cinque organi di azione che cominciano con il parlare, i cinque organi della percezione che cominciano con le orecchie, i cinque gruppi di prana, i cinque elementi che cominciano con l’etere, insieme all’intelletto discriminativo e anche l’ignoranza, il desiderio e l’azione – queste otto ‘città’ insieme costituiscono il corpo sottile.
Questo corpo sottile, ascolta attentamente, anche chiamato Linga Sarira, prodotto dagli elementi sottili è in possesso delle impressioni latenti (vasanas), e porta un individuo a sperimentare i frutti delle azioni passate. È la limitazione senza inizio imposta al suo Sé e portata avanti dalla sua ignoranza.*
Il sonno è lo stato distinto dalla veglia in cui questo (corpo sottile) si manifesta rimanendo da solo. Nel sonno l’intelletto da se stesso si rivela come un agente di esperienze, a causa delle varie impressioni raccolte durante lo stato di veglia.
In questa condizione, il supremo Sé splende nella sua gloria, con l’intelletto come sua unica limitazione, testimone di ogni cosa incontaminata dalle attività dell’intelletto. Siccome è interamente non attaccato, non è corrotto da alcuna azione che le sue apparenti condizioni posso eseguire.
Così come gli attrezzi del carpentiere sono i suoi strumenti, così il corpo sottile è uno strumento per utte le attività del Sé (Atma), che è della natura della Conoscenza Assoluta. Questo Sé, perciò, è perfettamente libero.
Cecità, debolezza o acutezza dell’occhio sono condizioni meramente dovute ai suoi difetti. Così anche sordità, mutismo, ecc. appartengono all’orecchio ecc. Nessuna di questi attributi potrà mai appartenere al Sé, colui che Tutto conosce.
* Questo verso ricorda il fatto che le nostre azioni generano dei frutti (Karma Falam), come diceva anche Shri Krishna nella Bhagavad Gita. A livello sottile, possiamo notare che questi Karma Falam sono gli effetti prodotti sui nostri chakra; effetti che possono essere del passato di questa vita o della vita passata.
Verso 102: Funzioni del Prana
Gli esperti chiamano inalazione, esalazione, sbadiglio, starnuto, secrezione, morte ecc. le funzioni del respiro vitale, mentre fame e sete sono le qualità del principale respiro vitale.
Versi 103-105: A proposito di EGO
L’organo interno ha la sua sede di espressione negli organi di senso (come l’occhio, ecc). Identificarsi con loro come ‘IO’, esiste per via del riflesso del Sé in esso.
Sappi che è l’EGO che, identificandosi con il corpo, diventa colui che agisce e che fa esperienza, e in congiunzione con le Guna*, questo EGO assume i tre differenti stati** (di veglia, di sonno e di profondo sonno).
Quando gli oggetti tangibili sono favorevoli, la situazione è felice. Quando essi sono sfavorevoli allora la situazione è miserabile. Felicità e miseria sono perciò le caratteristiche dell’EGO e non appartengono al Sé (Atma), che è sempre beato.
* Le Guna sono le Nadi, i canali energetici: Tamo Guna è il canale sinistro (Ida Nadi), Rajo Guna è il canale destro (Pingala Nadi), mentre Sattva Guna è il canale centrale (Sushumna Nadi).
** Come sappiamo in Sahaja Yoga si attualizza il quarto stato, Turya, di consapevolezza senza pensieri.